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Sogip nel cuore dell’amministrazione Barbagallo e nel portafoglio degli acesi di Stefano Alì

Oltre acqua, metano e riscossione dei tributi l’amministrazione Barbagallo affida alla Sogip la manutenzione di edifici comunali e impianti sportivi e la gestione delle ville e giardini del Comune di Acireale per pochi spiccioli, appena 630.000 €.

630.000 € annui senza uno straccio di indicazione degli interventi previsti e dei costi conseguenti. Senza nessun piano con l’indicazione degli obiettivi da raggiungere e del tempo previsto. 630.000 € a corpo, cifra che potrà essere penalizzante o favorevole per la Sogip a totale discrezione dell’Amministrazione e degli interventi che individua.

Un bel canone mensile fisso di 52.626 €. Io sono fermamente convinto della buona fede di chi gestisce la cosa pubblica, ma credo che alcune scelte vengano effettuate con un pò di superficialità, i nostri amministratori dovrebbero sempre tenere conto che il denaro che impegnano viene dalle tasche dei cittadini, in questo caso dai proventi per oneri di urbanizzazione, e che ogni spesa deve essere fatte oculatamente, da buon padre di famiglia.

Il contratto non prevede nessuna scadenza degli interventi per riportare la città ad un livello dignitoso, potrebbe anche finire l’anno e non essere stata completata l’opportuna manutenzione. Le scadenze non sono il forte dei lavori pubblici. Chi definirà il piano degli interventi? Basandosi su quale forza lavoro?

Infatti la Sogip (Art. 12) mette le mani avanti ed in caso di mancata manutenzione la responsabilità resta in capo al Comune.

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Un affidamento assolutamente vago senza un capitolato o un disciplinare che specifichi esattamente la natura dei lavori e le condizioni a cui dovranno essere realizzati, misure e relativi costi unitari. Proprio quello che nessuno di noi farebbe con il proprio denaro.

Perchè non bandire una gara pubblica in cui in massima trasparenza si affidava un servizio con condizioni ben dettagliate, aperta a tutte le aziende del territorio? Troppo complesso?

La Sogip, che ha una struttura organizzativa per realizzare altro, come farà ad eseguire i lavori? Non potrà (almeno formalmente) utilizzare le aziende locali (art. 10 esclude qualsiasi forma di subappalto). Farà dei concorsi ad hoc per l’assunzione del personale necessario? Il comune disporrà dell’elenco dei nominativi che verranno utilizzati per l’esecuzione dei lavori?

Se infatti il Comune di Acireale non brilla per trasparenza la SOGIP naviga nelle tenebre più assolute. E mi fa ridere l’affermazione che si sceglie per “il controllo analogo”. Il controllo analogo dovrebbe essere permesso ai cittadini garantendo l’accesso alle informazioni per come previsto dalla 33/2013 e dalle norme sull’anticorruzione.

E invece la Sogip dispone di un sito della trasparenza incompleto e attualmente irraggiungibile http://80.18.246.114:82/trasp2013/index.php.

La consistenza del servizio è appena accennata:

  • Manutenzione ORDINARIA degli edifici comunali e degli impianti sportivi
  • Fornitura del combustibile per il riscaldamento
  • Manutenzione del verde con la sostituzione di fiori ed alberi e sistemazione delle strutture murarie
  • Manutenzione delle strade limitatamente al ripianamento delle buche ed alla manutenzione dei marciapiedi

Il canone è onnicomprensivo, non è legato ad effettive misure degli intereventi, quindi cari concittadini segnalate tutto ciò che non va, perché a fronte di 630.000 €, spero su base annuale e non per il restante periodo 2017, ad Acireale non ci devono più essere buche per la strada ne marciapiedi divelti, ne sterpaglie o alberi morti nelle ville (anche in quelle chiuse).

Un altro aspetto inquietante è il richiamo ai mezzi che deve fornire il comune, perchè? quali? Ed il personale che deve dare in comando ma i cui costi restano in capo al Comune. Geniali.

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Quali standard minimi vengono definiti per i materiali utilizzati (soprattutto nella manutenzione delle ville)? Chi li verifica? Qualcuno effettuerà/verificherà preventivi e costi degli interventi? Chi definirà la qualità delle colture da utilizzare nelle sostituzioni? Quali sono esattamente i giardini oggetto dell’intervento? Sono comprese tutti gli spazi a verde pubblici?

Quale sarà l’organizzazione del lavoro? Chi definirà la priorità degli interventi? Chi definisce la durata necessaria per ogni intervento (altrimenti come sarà possibile applicare delle penali)? Qualcuno ha pensato di definire i livelli minimi di servizio? Fantascienza.

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Così aleatorio che le parti si danno anche tre mesi dalla stipula del contratto per la firma del verbale di consistenza.

(Stefano Alì)

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