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Strade di Jaci – Via Carini (Santa Tecla)


La via Carini è una strada all’interno del paese di Santa Tecla. Si diparte dalla via Grotticella (o Grotticelle) in direzione nord, fino alla via Longi, la quale prosegue verso ovest per giungere alla via Provinciale. In effetti, all’incrocio con la via Longi, la via Carini prosegue ancora a fondo naturale per qualche decina di metri, non sboccando però da nessuna parte; tale prosecuzione è chiusa da una transenna e serve ai proprietari dei vari fondi agricoli lì esistenti. La via Carini è ad andamento dritto, in salita costante in direzione nord e conduce verso il vicino paese di Scillichenti. Pochissimi sanno che questa strada prende il nome di via Carini (denominazione che sicuramente deriva dall’omonimo comune palermitano); tutti nella zona la conoscono (e la chiamano) come “acchianata a Geremia” o “nda Geremia”. Questo nomignolo deriva dalla facoltosa famiglia acese dei Geremia, che nelle zone dell’odierna Scillichenti possedeva numerosi ettari di terreno, allora perlopiù sciaroso, boschivo o coltivato ad uliveto o a vigneto. Importante esponente di questa famiglia fu Rosa (o Rosina) Geremia, che lottizzò nei primi anni del novecento le sue proprietà, dando la possibilità ad alcuni contadini di poter acquistare il terreno per costruirvi la propria casa. Come lei altrettanto fece il signor Salvatore Russo “Pecorella”, dando impulso quindi alla nascita ed allo sviluppo del paese di Scillichenti, fino ad allora inesistente e parte di fatto della ben più antica frazione di Santa Tecla. Con l’indicazione di “acchianata Geremia” si intendeva dire pertanto la strada che conduceva nei fondi di proprietà dei Geremia; oggi questa definizione dona inconsapevolmente l’immortalità, ad oltre cento anni dalla morte, alla benefattrice Rosina Geremia, alla quale si deve la costruzione e l’intitolazione della chiesa di Scillichenti a Maria SS. del Rosario.

Testo Rodolfo Puglisi

Fonti storiche: “Schillichenti” – Antonino Leotta e Rosanna Vasta

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