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Tromba d’aria, la cronostoria del “ristoro” ai privati. Quattro anni di attesa per quei cittadini che hanno avuto danni

ACIREALE – Con una nota dell’assessorato alla protezione civile in delega alla dott.ssa Palmina Fraschilla e con la firma del capo settore Stefano Leone, si rende noto che “non appena questo Ente entrerà in possesso delle somme stanziate provvederà alla erogazione delle stesse agli aventi diritto”. Ovvero non ci sono ancora a disposizione dell’assessorato competente le somme per dare ristoro ai privati che hanno subito danni a causa dell’evento calamitoso del 5 novembre del 2014.

Da quel triste giorno sono trascorsi quasi quattro anni e non possiamo che prendere atto, così come afferma la nota dell’assessore al ramo, che ancora non sono disponibili i fondi per risarcire chi da quattro lunghi anni aspetta di poter sistemare o rientrare da una parte delle somme anticipate per riparare l’abitazione. Un dato sconcertante e che dimostra, ancora una volta, come i tempi della burocrazia e forse anche quelli della politica sono lunghissimi e a pagare sono quei cittadini che hanno subito danni.

Ecco come è ricostruita la vicenda delle risorse da parte dell’assessorato alla protezione civile.

Il 20 aprile 2018 la Regione emana i fondi per dare parziale ristoro per i danni subiti dai privati.  Il 3 maggio 2018 la Ragioneria generale emana i mandati…. onde consentire all’Ente di accedere al prelievo. Con legg regionale dell’8 maggio 2018 viene abrogata la tesoreria unica regionale che viene istituita una nuova modalità di prelevamente delle somme da parte degli Enti locali. Si dispone la sospensione di tutti i prelevamenti a valere sui detti conti, bloccando l’emanazione “dei relativi sottoconti informatici”.

Non è ancora finita.

La circolare n° 11 del 25 maggio 2018 detta le norme in dettaglio in riferimento a quanto esposto precedentemente. Il 6 luglio 2018 viene inviata una comunicazione al settore competente che la riceve un mese dopo il 6 agosto 2018. Nella circolare si richiede al settore competente di voler richiedere un nuovo riaccredito dei fondi “originariamente ad esso destinati”. Ovviamente si richiede di precisare “le motivazioni per le quali detti fondi dovevano essere riaccreditati all’Ente….”

5 settembre 2018 il settore comunale competente risponde alla circolare “richiedendo il nuovo riaccredito delle somme”. Oggi, 26 settembre 2018, non si sono viste le somme richieste.

Una soap opera tipica del meridionalismo più avvolgente e con i soliti contorni kafkiani. Una storia iniziata il 5 novembre 2014 che ancora dopo quattro anni non si è conclusa. Ancora in attesa di ricevere il dovuto e poterlo consegnare a quei cittadini che ne hanno diritto.

(mAd)

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