La ricerca del successo riproduttivo nel regno animale a volte richiede misure estreme. Ma poche creature possono eguagliare il verme piatto ermafrodita, che gli scienziati hanno scoperto essere in grado di riprodursi iniettandosi lo sperma nella propria testa.
Il minuscolo verme acquatico, macrostomum hystix, è in grado di auto-fecondarsi perché produce sia uova e sperma. Anche se preferisce riprodursi con altri vermi piatti, quando non sono presenti opportunità di accoppiamento ricorre all’uso del suo pene aghiforme per iniettare lo sperma nella propria testa.
Lo sperma poi nuota lungo il corpo trasparente della creatura per fertilizzare le uova nella regione coda, portando a progenie vitale.
Gli scienziati ritengono che i vermi si sono evoluti nella loro capacità di “inseminazione ipodermica”, in cui lo sperma viene iniettato direttamente nel corpo, perché permette di superare qualsiasi problema di adattamento al destinatario, come ad esempio un tappo lasciato da un altro individuo. “Evolvendo in questo modo, le creature sono in grado di assumere il controllo del trasferimento di sperma”, ha detto il dottor Steven Ramm, un biologo evoluzionista che ha guidato il lavoro a Bielefeld, in Germania, che ha aggiunto: “Dopo aver sviluppato i pene ipodermici, i vermi hanno sviluppato uno spermatozoo più semplificato, che permette di essere più mobile, e scava attraverso il corpo”.
Il flatworm (verme piatto) non è l’unico animale in grado di riprodurre solo. Uno studio recente ha scoperto che i pesci sega femmina possono rimanere incinta senza contatto con i maschi attraverso un meccanismo chiamato partenogenesi.
“Molti animali sono in grado di auto-fertilizzare, ma questo è il primo esempio di uno che utilizza un appendice ipodermica per farlo”, ha detto Ramm.
