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Villa Belvedere, 9 settembre 2017 il giorno dell’indignazione cittadina

ACIREALE – Dal 2011 l’anno in cui venne aggiudicata la gara per il recupero della villa Belvedere al  12 aprile 2014 il giorno in cui la villa Belvedere venne inaugurata i cittadini acesi sono stati costretti ad ingoiare il rospo, inghiottire veleno, assistere passivamente alla lenta dissolvenza della memoria collettiva. Le nebbie hanno avvolto la leggenda Aci e Galatea nascosti dentro una palude, miseri e circondati dal degrado.

Tante parole, tanti atti e istituzioni coinvolte in una vicenda che possiamo definire kafkiana. Eppure come per altre questioni di massimo rilievo il silenzio è stato potente, complice, volgare, sprezzante della volontà popolare. Ingeneroso e crudele nei confronti di una città di oltre 50 mila abitanti che vede i propri figli riunirsi per giocare in una spianata di cemento senza un filo d’erba e circondata dai rifiuti. Questo è lo spazio che i figli acesi si sono meritati: cemento al posto degli alberi, spazzatura al posto delle panchine, pericoli invece che luoghi verdi e spazi sociali degni di questo nome.

Sbagliato continuare a tacere, sbagliato rimanere a casa, sbagliato non condividere una protesta civile e orgogliosamente popolare e dal basso. Quei poveri soldatini costretti a rispettare gli ordini dei loro scalcinati generali dovranno rimanere a casa, vedere la partita, partire per il week end ma i cittadini liberi, quelli che hanno ancora un filo di dignità, quei cittadini che riconoscono il valore degli spazi sociali, dei parchi, del verde e dell’armonia con l’ambiente saranno in piazza Indirizzo per far sentire la loro voce.

Oggi 9 settembre 2017 dalle ore 18.00 in piazza Indirizzo abbiamo preparato uno striscione “Ridateci la villa Belvedere, regaliamo un sorriso ai nostri figli”, un grande lenzuolo bianco dove ognuno potrà lasciare una sua frase, una sua riflessione, dei piccoli volantini dove in sintesi spieghiamo tutti i passaggi di questa assurda e volgare vicenda. Ed abbiamo predisposto una cassa con microfoni per ascoltare tutti quelli che hanno qualcosa da dire, tutti quelli che per troppo tempo hanno trattenuto la rabbia e controllato gli impeti. Adesso vogliamo sentire l’urlo disperato ma tenace della società civile acese. La società civile, ovvero quel nucleo attento e attivo di concittadini che sono stanchi di una classe dirigente politica e burocratica che ha sempre considerato Acireale come la terra degli addormentati, beoni, incapaci di qualsiasi protesta.

Oggi 9 settembre 2017 dalle ore 18.00 a piazza Indirizzo la tua presenza è indispensabile e non per mettere un nome in più ai partecipanti ma per farti sentire meglio e in pace con te stesso. La presenza alla manifestazione ci fa capire che siamo vivi e come per il paventato taglio dei ficus in corso Italia qualcosa e qualcuno smuoveremo. Richiameremo l’attenzione di tutti perché tutti, adesso, devono imparare ad ascoltare l’opinione pubblica, la società civile che con fatica cresce anche nella città della “rizzetta”.

(mAd)

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