Un secolo fa avveniva l’attentato all’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono del regno Austro-ungarico e alla moglie Sofia durante una visita ufficiale nella capitale bosniaca nel 1914. L’autore dell’attentato era lo studente Gavrilo Princip, membro della Mlada Bosna (Giovane Bosnia), un gruppo politico che mirava all’unificazione di tutti gli jugoslavi. Il gesto fu assunto dal governo di Vienna come il “casus belli” che diede formalmente inizio alla prima guerra mondiale. Dopo appena un mese dall’uccisione della coppia, il 28 luglio appunto, l’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia, il conflitto che era alle porte sarebbe stato senza precedenti nella storia e avrebbe richiesto la mobilitazione di oltre 70 milioni di uomini e la morte di oltre 9 milioni di soldati e almeno 5 milioni di civili. La prima guerra mondiale era formalmente iniziata.Il conflitto, che vide l’ingresso dell’Italia nel 1915 con Francia ed Inghilterra, si concluse definitivamente l’11 novembre 1918 quando la Germania, ultimo degli Imperi centrali a deporre le armi, firmò l’armistizio imposto dagli Alleati. Alla fine del conflitto ha fine il millenario impero Austro-ungarico.
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