Da un po di tempo a questa parte e per chi si dedica alla lettura ed alla partecipazione sui social network locali, capita sempre più spesso di imbattersi in topic che hanno come oggetto, l’indignazione del cittadino acese di fronte ad atti di inciviltà e di vandalismo sempre più diffusi nel nostro territorio.
E così è inevitabile dover passare in rassegna immagini di cassonetti sfondati o bruciati, canestri da basket rotti, piste di atletica imbrattate, scarico di ogni tipo di merci in ogni angolo di strada, posteggi “ad minchiam” fino ad arrivare alla “cartolina” magistralmente creata da mAd per fancity, grazie alla quale con un solo colpo d’occhio, il buon mAd ci ricorda il livello schifoso di vivibilità della nostra città.
I topic di questo genere, scatenano centinaia di commenti che trasudano indignazione da tutti i pori, vere e proprie grida di allarme di chi reclama il senso di civiltà esprimendo in modo più o meno colorito, il sentimento di sdegno verso qualcuno o qualcosa che considera indegno. Giusto e legittimo che ciò avvenga, altrimenti sarebbe solo silenzio e indifferenza ed avrebbe il sapore amaro della strafottenza.
Ed è singolare il fatto che il coro dei commentatori indignati, in queste occasioni e solo in queste occasioni, si alimenti grazie anche alla presenza di alcuni dei nostri amministratori, i quali, oltre ad esprimere la loro legittima indignazione, farebbero bene a ricordarsi, che è loro la responsabilità di fare esercitare il potere di controllo e sorveglianza del territorio.
L’insegnamento dell’educazione civica a scuola ed in famiglia innanzitutto, ma se a supporto continueranno a mancare il controllo sul territorio e le sanzioni certe, le nostre indignazioni continueranno a durare meno di un orgasmo. E dopo viene sonno.
Luis.
