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A proposito di CambiAmo Acireale di Marcello Bonaventura

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La nota di Mad (La crisi di CambiAmo Acireale. L’organizzazione necessaria, anzi indispensabile) è di notevole interesse.

Ancora una volta Fancity è promotore di un dibattito che ha un altro colpo d’ala, una visione che va al di là delle beghe di bottega.

Io non condivido tutto il pensiero di Mad (ad iniziare dal titolo che parla di una crisi che in realtà non c’è), ma il ragionamento di fondo mi convince appieno ed è stato oggetto dei miei pensieri sin dall’indomani della vittoria di Roberto Barbagallo.

Il futuro del Comitato è stato infatti l’argomento del primo incontro post elettorale, argomento non ancora sufficientemente esplorato e rispetto al quale possono ipotizzarsi soluzioni varie.

E’ vero che organizzazione, struttura, organi di controllo, rappresentanza, sono elementi che darebbero continuità al Comitato, ma la domanda preliminare è: il Comitato può o deve diventare qualcosa di simile ad un partito?

A me pare che la soluzione non sia questa e che il futuro del Comitato non trovi la sua realizzazione nella struttura partito.

Mi piace pensare a qualcosa che vada al di là e che si ponga come spazio non di decisione, ma come spazio di proposta, di confronto, di critica, ma soprattutto di creatività e sperimentazione politica.

Darsi struttura e rappresentanza non porterebbe a questo, ma potrebbe essere utile per chi, attraverso il Comitato, vuole partecipare del potere.

Io penso a qualcosa di assolutamente diverso, uno spazio dove non esistano neanche i rigidi steccati pre o post ideologici.

Uno spazio dove possano sedere, sentendosi a proprio agio, iscritti a partiti diversi, non iscritti, politici di lungo corso e neofiti.

Uno spazio dove abbiano valore idee e intelligenze, etica e fiducia nel futuro.

E su questo che spero di possa sviluppare un dibattito di alto respiro, che mi auguro prosegua all’indomani delle ferie estive.

Salvo a volerne comunque discutere sin’ora, con 34 gradi di temperatura. In tale ipotesi dovremo trovare idonea terrazza sul mare, la giusta brezza ed una succosa anguria (ed anche questa, a proposito di creatività, è una idea da non trascurare).

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