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Acireale, abbiamo scoperto che esistono gli evasori

Sembra una grande notizia ed in parte lo è quella che ci viene riportata da più fonti autorevoli che nella nostra città un esercito di evasori l’hanno fatta franca da tempo immemorabile e che la banca dati dell’Ente è stata e forse ancora lo è una maglia con mille buche e con scarsa efficienza.

Con l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti ecco che i nodi sono venuti al pettine e senza tante difficoltà e con qualche incrocio di dati veniamo a sapere che il tasso di evasione è assai significativo e che ci sono statii accertamenti per quasi 1 milione di euro. Evasori che, in larga parte, non hanno mai pagato e che si sono comodamente adagiate sulle spalle dei cittadini che, invece, con regolarità hanno versato il dovuto.

Dati ancora incompleti e gli “incroci” e la ricerca degli evasori è ancora in azione, alla fine di questo giro di vite potremmo accorgerci che l’evasione nella nostra città raggiunge vette significative e che  per anni e anni la comunità si è disgregata lasciando sempre di più posto alla trattativa e all’evasione. Una comunità divisa, lacerata dove da una parte c’è una quota di cittadini sensibili e rispettosi delle regole che  si sono dovuti fare carico, loro malgrado, dei furbi e dei raccomandati. Insomma finalmente i nodi stanno venendo al pettine e sembra davvero arduo e complesso venirne fuori con una pettinatura curata, meglio una rasatura cruenta.

Ma, in sintesi, cerchiamo di capire perché un così alto tasso di evasione porta a scompensi sociali e produce una fatica esagerata nella ricomposizione della comunità. Ovviamente non vanno presi i considerazione i morosi o gli indigenti che non possono pagare le tasse, vanno invece analizzati tutti quelli che vivacchiando in un ceto che gli ha garantito alcuni privilegi ed una seconda e terza casa e magari tre auto in garage, hanno deciso che ad Acireale non era e non è il caso di pagare le tasse aggravando così l’Ente e facendo lievitare la tassa a quelli che pagano. Gente che certamente non si sveglia la mattina con il pensiero di cosa portare a tavola ma che sembra, invece, potere essere inserita in una categoria sociale della piccola e media borghesia sempre pronta ad usufruire di privilegi e di coperture opache.

Adesso c’è chi maldestramente crede che la problematica della spazzatura non differenziata e abbandonata agli angoli delle strade sia un fatto dovuto alla mancanza dell’isola ecologica (necessaria ma non certo una giustificazione per chi sporca e non paga la tari), oppure altri ancora che si sono convinti che all’amministrazione Barbagallo convenga non colpire gli evasori mettendosi contro ventimila acesi che pagano. Anche questo è un errore se non altro perché il calcolo, anche se di natura opportunistica, non sarebbe “produttivo”.

La logica sarebbe quella di “nascondere”  gli evasori e lasciare una città come una discarica? E’ un calcolo di opportunità politica che non regge e che non è certo produttivo sul piano elettorale. Sul tema della differenziata l’amministrazione Barbagallo si gioca buona parte della sua credibilità e non è certo conveniente continuare ad ignorare gli evasori a dispetto di una stragrande maggioranza di acesi che, invece, sono seriamente indignati nel vedere in città cumuli di spazzatura.

Ci siamo svegliati? Abbiamo capito che Acireale non è una comunità ma un luogo dove ognuno a livello personale ed individualistico ha cercato e spesso trovato la strada giusta per fare i cazzi suoi?

(mAd)