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Acireale, bilancio e residui attivi. Le difficoltà a riscuotere. Alì: “Stiamo creando un team work”.

ACIREALE – Con la delibera del consiglio comunale n° 187 è stato approvato l’assetto generale degli equilibri per l’esercizio 2018.

In aula, all’inizio seduta del 28 novembre 2018, erano in ventiquattro, poi escono dall’aula prima il consigliere comunale Ferlito e successivamente Vasta, Fazzio e Dimauro, in aula rimangono in diciassette. Si da inizio alla trattazione dell’argomento in oggetto con gli interventi dell’assessore al bilancio Cavallaro e quello del presidente dei revisori dei conti dott. Tumminello. 

In aula dopo il resoconto dell’assessore e del presidente dei revisori dei conti cala il silenzio e si registra solo l’intervento del capogruppo del M5S Francesco Coco che sente la necessità di esprimere la sua preoccupazione in riferimento ai debiti fuori bilancio. Fine della discussione e si va al voto. Tutti favorevoli ad eccezione dell’astensione della consigliera Renna. Stessa posizione la consigliera comunale Renna aveva tenuto durante la discussione e l’approvazione in commissione  finanze.

Il dato relativo ai “residui attivi” necessita di particolare attenzione. Cosa sono i residui attivi?  Nei residui attivi vengono calcolate le differenze tra quello che si prevedeva di incassare e quanto realmente incassato.  In parole semplici i residui attivi sono i crediti che l’Ente ha nei confronti di terzi, dove per terzi spesso si intendono i cittadini che non pagano le tasse per morosità, evasione o altro.  Ovviamente i residui attivi vanno iscritti in bilancio quando si ha la certezza che siano incassabili ed è per questo che vanno inseriti in bilancio quelle somme che si prevede di incassare e che siano, invece, rimosse e non quantificate quelle che possono essere considerate inesigibili. 

Il sindaco di Acireale Stefano Alì afferma: ““Abbiamo redatto una delibera di giunta per la costituzione di un “team work”. Si  da mandato al dirigente dell’area amministrativa di costituire un gruppo che si dovrà dedicare solo della riscossione. Saranno impegnate tre persone che agiranno come se si trattasse di una qualsiasi agenzia specializzata al recupero crediti.  Insieme al tema work abbiamo anche pensato di assegnare, attraverso uno specifico bando, la riscossione dei crediti ad un’azienda specializzata.  Due canali quindi, un gruppo interno ed un’azienda esterna per la riscossione”.

Come è messo l’Ente in termini di residui attivi? Nel prospetto allegato si legge che i residui attivi iniziali ammontavano a 77.243.460,72 euro, che sono stati accertati ulteriori 51.171.241,00 euro di questi residui ne sono stati incassati  36.399.859,91 e che rimane da incassare la poderosa cifra di 92.014.841,00 euro.  Si partiva da 77 milioni da riscuotere e ci si è ritrovati a vedere crescere i “residui attivi” fino a 92 milioni di euro. Nel titolo I la parte più significativa è riferita ad IMU e Tari dove però vi era ancora da riscuotere la seconda rata, quella di dicembre.

Altra questione che preoccupa è quella relativa ai debiti fuori bilancio. Alì: “Un grosso debito fuori bilancio è appena arrivato dall’ipab oasi Cristo re, per un importo di circa 1 milione e 200 mila euro. Siamo anche preoccupati per un altro possibile debito fuori bilancio proveniente dall’ipab Pennisi Alessi”.

La situazione, al 28 novembre 2018, per quel che riguarda i residui passivi, è questa. Iniziale 27.872.221,35 e finale 46.184.654,00.

La delibera che venne votata in consiglio comunale concludeva affermando che “la gestione di cassa si trova in equilibrio”.

Ritornando ai residui attivi ci si rende conto che a fronte della situazione iniziale di oltre 77 milioni ci si ritrova non a vedere ridotto l’importo da riscuotere ed è questo un dato che ci fa capire come l’Ente continua ad avere difficoltà alla riscossione.

(mAd)

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