ACIREALE – Per la giornata internazionale della disabilità dieci genitori di ragazzi speciali raccontano le loro storie, sensazioni, emozioni e fatti raccogliendoli in un volume dal titolo “Noi, tutto incluso”. Con l’organizzazione di FanCity Acireale e la stampa del libro dei ragazzi dell’oratorio di Padre Stefano Panebianco, è stato organizzato un incontro pubblico che ha scosso le coscienze, prodotto emozioni, raccolto testimonianze e disagi, felicità, smarrimento, dolore.
La sala Pinella Musmeci (villa Belvedere) stracolma di acesi che hanno voluto testimoniare con la loro presenza come vi sia la necessità di comprendere meglio il mondo della disabilità, come urge la necessità di stanziare maggiori risorse, come è necessario anzi indispensabile un superamento delle barriere sottoculturali che considerano la differenza come qualcosa di estraneo, di non produttivo per il mondo caotico e cinico dei “normali”.
Una serata all’insegna del rispetto che ha voluto proporre, come indicazione precisa, che la diversità non è un dato eccezionale ma rientra nella percezione naturale delle cose. La differenza è produttiva ed il pericolo risiede in un mondo che cerca di normalizzare tutti e di omologarci fino a renderci automi dediti alla produzione.
Una giornata speciale si è consumata ad Acireale, una gioranta dove una folla di bravi cittadini hanno voluto omaggiare con la loro presenza, i racconti e l’acquisto del libro il cui ricavato andrà al reparto di pediatria dell’ospedale di Acireale.
Un ringraziamento speciale va alla garante per la disabilità Palmina Fraschilla, a Nello Pomona che ha avuto il merito di averci coinvolto in un’inziativa importante, a Daniela Gieri per la bella nota introduttiva, a Tina D’Anna per il racconto di alcuni brani del libro e a Graziella Tomarchio che si è spesa con tanta energia per promuovere la serata. Insieme a loro tantissimi altri hanno fatto si che la giornata internazionale della disabilità ad Acireale si è trasformata in un evento partecipato ricco di emozioni e contenuti.
(mAd)