Fancity Acireale

Acireale, c’era una volta il limone. La grandine spazza via l’ultima speranza.

 

Anche le ultime “sacche di resistenza” cedono davanti agli eventi metereologici.

I piccoli e medi coltivatori acesi del frutto del sole e dell’Etna si piegano per colpa della straordinaria grandinata che ha colpito Acireale. Alberi e frutti danneggiati dall’evento, i produttori in ginocchio, il prezzo rimasto bloccato a 0.26 cent che rende la raccolta e la successiva vendita di quel poco che si è salvato, improduttiva e non remunerativa.

Contemporaneamente e sovrapposto al disastro che ha colpito i limoneti acesi, continuano ad arrivare sul mercato prodotti dei Paesi concorrenti con prezzi assai competitivi possibili grazie ad un costo della manodopera enormemente inferiore a quello che devono sopportare i produttori locali, i costi dell’acqua irrigua che dalle nostre parti sono salatissimi. Nessuna protezione, nessun aiuto, nessun sostegno alla produzione locale e a quegli imprenditori agricoli che, sempre più spesso, vedono vanificati i loro sacrifici e, piano piano ma incessantemente, lasciano la terra.

Con la grandinata i danni sono stati enormi. Al frutto alla pianta ed anche alla prossima produzione (tutta acese) del verdello. I produttori hanno organizzato un sit-in davanti alla prefettura di Catania per chiedere ed ottenere maggiori e più concrete azioni a salvaguardia del comparto agrumicolo ed invitano tutti quelli che hanno subito danno a produrre una relazione dettagliata con il conteggio dei danni.