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Acireale, consiglio comunale shhhhhhhhhhhh

cons-comunaleAcireale va in onda la seduta del consiglio comunale del 17 sett. 2015, la parola d’ordine è il silenzio. Tra la maggioranza non si sente volare una mosca intorno all’argomento di “via Cavour” e l’opposizione riesce a balbettare “una timida e inutile richiesta di chiarimento”.

E’ una seduta allucinante, forse anche peggio di quelle post “pavone”, è una seduta che mostra chiaramente come in quell’aula non stanno seduti i rappresentanti dei cittadini ma una setta di monaci tibetani che hanno come consegna il silenzio e la trascendenza.

Il consigliere Antonello D’Agostino del PD, dopo la tempesta di questi giorni intorno alla questione del cantiere in via Cavour, riesce a fare un intervento lampo dove si limita a chiedere l’accesso agli atti. Un intervento minimo se consideriamo che lo stesso consigliere è a conoscenza di quanto necessario per fare un intervento bruciante e preciso. Invece chiede l’accesso agli atti e si accomoda per ritornare al letargo. Poi il consigliere Sorace che chiede di fare presto chiarezza intorno all’episodio, qualche altra inutile parola lancita in un’aula sopita e gettonomane.

Risponde il sindaco Roberto Barbagallo e l’assessore Francesco Fichera per ribadire che “sarà fatta chiarezza….” Un consiglio comunale che per “conflitti” interni alla maggioranza sposta la lettura dei due atti di indirizzo intorno ai regolamenti del referendum perchè ancora non si è trovata la sintesi per portare in aula l’istanza di democrazia che chiedono a gran voce tanti tantissimi cittadini acesi.

Insomma una perdita di tempo ascoltare e vedere all’opera questi rappresentanti del popolo.Togliendo qualche sparuto drappello di volenterosi per il resto vengono i brividi nel comprendere quanta è larga la forbice tra i cittadini e i loro rappresentanti. Una realtà e un fotogramma di un consiglio comunale che certamente rimarrà nella storia politica acese per la sua inutile e fastidiosa nullità totale.

(mAd)