Fancity Acireale

Acireale, il degrado diventa folklore

matrimonio-inciviltàScene da un matrimonio. Si potrebbe dire che in uno scatto si riassumono anni di indecenza e di volgarità. Uno scatto fotografico che immortala come la più bella città della costa jonica si piega sulle ginocchia, genuflessa al volere di pochi interpreti della vivibilità, piegata sulle ginocchia da una classe dirigente che non ha saputo darsi mai un piano del traffico ed una vocazione certa.

Matrimonio alla Cattedrale di Acireale davanti ad uno scenario barocco che merita rispetto e che sarebbe potuto essere inserito tra i beni dell’umanità tutelati dall’unesco, invece possiamo solo riprodurre una cartolina speciale, uno shot che possiamo solo vedere nei Paesi sottosviluppati, in quei luoghi dove il livello di cultura e di civismo è ancora indietro di decenni.

Sopportare in silenzio immagini come queste è, di fatto, essere complici di chi vorrebbe Acireale sempre in perenne stagnazione, una città che fa l’inchino al tubo di scappamento e che sconosce ogni minimo significato di vivibilità e di bene comune.

Non ci stancheremo mai di scriverlo, Acireale ha bisogno di cambiamenti urgenti ed ha la necessità di imboccare la strada della ricostruzione del bene collettivo, la strada virtuosa dell’innalzamento degli indici di vivibilità, i percorsi chiari per la realizzazione di progetti incentrati sul rispetto dei luoghi e per la valorizzazione della bellezze architettoniche.

Questo scatto è uno spaccato reale delle condizioni in cui versa Acireale ed è un frammento che immortala l’incapacità a governare e far tacere una minoranza rumorosa e retrograda. Isola pedonale, parcheggi, navette e mezzi pubblici efficienti è un imperativo urgente.

(mAd)