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Acireale – Il segretario del PD acese Sebi Leonardi: “Lavori pubblici, necessaria discontinuità”

pd sebi leonardiDa troppo tempo ad Acireale assistiamo ad una gestione delle opere pubbliche contraddistinta da inadeguata pianificazione, superficialità, approssimazione, dunque inefficacia. Registriamo la sostanziale continuità tra l’Amministrazione precedente e quella attuale, che non hanno saputo far prevalere il primato della politica attraverso una programmazione adeguata e direttive capaci di invertire la rotta. Il Pd di Acireale, come contributo costruttivo al dibattito cittadino, pone all’attenzione della collettività, un nuovo metodo di lavoro, incentrato sulla revisioni di alcune fasi fondamentali.

PROGETTAZIONE: spesso le scelte progettuali non rispondono alle reali esigenze della città, producendo opere inutili quando non incompiute. L’esempio più evidente è la gestione della programmazione comunitaria 2007/2013, laddove i progetti selezionati non hanno tenuto conto della necessità di dotare finalmente la città di infrastrutture e servizi. L’assenza di visione strategica ha fatto sì che le opere realizzate siano inutili, mortificando il quadro delle finalità entro cui dovevano svilupparsi. Tra i casi più eclatanti si segnala l’impianto di cogenerazione realizzato presso il Palazzo di Città, la demolizione e la realizzazione del parcheggio nell’area dell’ex mercato San Giuseppe, la tormentata realizzazione dei lavori al Palazzo del Turismo e, ovviamente, l’ormai famigerato iter della Villa Belvedere. In quest’ultimo caso, le responsabilità maggiori sono da attribuire certamente all’Amministrazione precedente, ma, in due anni, la nuova Amministrazione, nonostante i proclami, non è riuscita a rendere fruibile la struttura, come non è riuscita a compiere una decorosa conclusione dell’intervento di riqualificazione di Santa Maria La Scala e l’intervento, già pregiudicato, dei lavori del Teatro Maugeri.

CONTRATTO E CONSEGNA LAVORI: in quasi tutti i casi in esame i lavori vengono consegnati all’impresa con grandissimo ritardo a causa di un iter incerto, disordinato e sempre privo di visione sulle finalità. Il più delle volte le carenze di progettazione conducono a varianti in corso d’opera cosicché gli interventi non risultano effettivamente cantierabili. La vigente legislazione e le linee guida europee in materia di appalti pubblici sono in tal senso molto stringenti, prevedendo norme e buone pratiche che andrebbero adottate per evitare il ricorso a varianti.

SORVEGLIANZA NEI LAVORI: buona parte delle problematiche che emergono in fase finale scaturiscono anche da una scarsa sorveglianza da parte dell’Amministrazione nell’esecuzione dei lavori, che infatti si rivelano spesso di mediocre o scarsa qualità. Per l’intera durata della fase esecutiva, la Committente e l’aggiudicataria dovrebbero organizzare incontri regolari al fine di garantire: – il corretto adempimento delle condizioni d’appalto; – il regolare complessivo monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori; – un continuo feedback sul procedimento per prevenire tutti i conflitti evitabili Chiediamo, ad esempio, che si verifichi se “le varianti in corso d’opera non vengano elaborate anche per aiutare l’impresa a non soffrire troppo il ribasso d’asta”, come ventilato nelle scorse settimane addirittura da esponenti di Cambiamo Acireale.

PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI: il confronto con le comunità locali, le associazioni e i sindacati è fondamentale sia nella fase di individuazione dei progetti che dovranno essere realizzati, sia nella fase di esecuzione e monitoraggio dei lavori. Ed invece la città non viene resa partecipe delle scelte, degli obiettivi e dell’iter delle opere. In tal senso risulta fondamentale l’attuazione dei principi di trasparenza nella gestione tecnico-amministrativa dei Lavori Pubblici, nonché di tutte le norme oggi previste dalle leggi sull’anticorruzione.

Il PARTITO DEMOCRATICO DI ACIREALE ritiene che in questo specifico campo si siano manifestate vere e proprie AREE DI RISCHIO ormai a tutti ben note. Quando il RISCHIO è così prevedibile è OBBLIGO prevedere specifici PIANI DI EMERGENZA. Tali Piani dovranno individuare all’interno di ogni intervento, sin dalla pianificazione, tutte le possibili problematiche che potranno manifestarsi per definire azioni correttive, revisioni e comportamenti che garantiscano le finalità dell’intervento. In tal senso è necessario che il Comune valuti con serietà l’andamento delle varie fasi dei lavori pubblici negli ultimi anni (progetto, gara, esecuzione) e, a seguito dell’analisi delle stesse, individui le maggiori criticità e le aree di rischio, prevedendo altresì la riorganizzazione degli Uffici, anche attraverso l’adozione di uno specifico Sistema di Qualità soggetto a Certificazione Esterna.

(Sebi Leonardi, segretario del Partito democratico di Acireale)

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