ACIREALE – Continuano e si rincorrono le date per fissare tavoli di concertazione con i sindacati, con il sindaco Barbagallo e con il direttore dell’Ipab Oasi Cristo Re. I sindacati si sono detti disponibili a ritirare le istanze di pignoramento al fine di sbloccare alcune somme che i Comuni avrebbero dovuto girare all’oasi Cristo Re, fondi che sono rimasti congelati proprio come effetto dell’azione intrapresa. La situazione rimane molto difficile ed ogni giorno che passa è un giorno in cui i lavoratori devono riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena. Oltre due anni senza retribuzione e con servizi agli ospiti regolarmente espletati non sono più sopportabili.
Ecco le parole di una lavoratore che rimbombano come un urlo.
“Sono un lavoratore dell’Ipab Oasi Cristo Re, mi vergogno a dirlo ma non so più come andare avanti, quasi mi staccano la luce e non so più come fare, ogni giorno, per vivere. Vorrei un aiuto ma non so a chi rivolgermi. Chiedo se potete aiutarmi: non ce la faccio più!”
Ancora alla Regione Siciliana non si è trovata la giusta formula da trasformare in legge, per riordinare le Ipab siciliane, dove per riordino deve intendersi chiudere ed estinguere quelle che non offrono servizi alla collettività e ai meno abbienti e dare impulso, fondi e risorse alle Ipab che, invece, sono presenti nel territorio e forniscono servizi alla persona.
(mAd)
