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Acireale, la sentenza chiusa nei cassetti scuote l’apparato burocratico – Intervista con il sindaco Barbagallo

 

FanCity Acireale: E’ il 1988, c’è un concorso per alcuni posti all’Ente, qualcuno oppone ricorso e tutto quello che si mette in moto (in termini legali) viene alla luce solo adesso. Sindaco Barbagallo cosa è successo?

Roberto Barbagallo (sindaco di Acireale): “Cosa è successo cercheremo di capirlo prestissimo. Arriva quest’altra “doccia fredda” che la ritroviamo noi in eredità. In ogni caso ci siamo già attivati, ho ricevuto proprio ieri (13/02/2015 n.d.r.) la relazione del segretario generale a cui è stata notificata questa sentenza passata in giudicato”.

FanCity Acireale: Perché a suo tempo l’Ente non si opposto al ricorrente, di fatto era un concorso che prevedeva requisiti scelti proprio dell’Ente stesso.

Roberto Barbagallo (sindaco di Acireale): “Il Comune non si è opposto ed è questo il passaggio che va compreso in tutti i suoi passaggi, ovvero come mai non è stata prevista opposizione al ricorso nei termini previsti dalla legge”.

FanCity Acireale: Chi era l’avvocato che avrebbe dovuto opporsi?

Roberto Barbagallo (sindaco di Acireale): “Il difensore dell’Ente nel 1988, se non ricordo male, era l’avv. Grasso Romeo che poi è deceduto, ma l’avvocatura del Comune avrebbe dovuto opporsi o almeno dialogare con l’amministrazione per cercare di capire come proseguire”.

FanCity Acireale: Secondo lei perché non è stata proposta opposizione?

Roberto Barbagallo (sindaco di Acireale): “E’ presto per capire tutti i passaggi, abbiamo preso il fascicolo e lo stiamo verificando e ci stiamo tutelando con i nostri legali. Ci sarà sicuramente un’azione forte da parte dell’amministrazione”.

FanCity Acireale: Ci sono rapporti di parentela tra il ricorrente e l’avvocato dell’Ente che avrebbe potuto opporsi?

Roberto Barbagallo (sindaco di Acireale): “Alla luce dei fatti pare che il ricorrente sia il marito del nostro avvocato ma è troppo presto per trarre delle conclusioni. L’amministrazione farà tutto il possibile per fare completa chiarezza intorno a questa questione, dall’altra parte va detto che la legge funziona a rilento. E’ impensabile che un ricorso che è partito nel 1988 poi va a definirsi nel 2013. Vedremo di chi sono le colpe e, certamente, tuteleremo l’Ente nominando dei legali che ci seguiranno lungo questo percorso. Un percorso con due capitoli: da una parte comprendere se i funzionari e i dirigenti che hanno speso responsabilità all’interno delle loro funzioni possono continuare a mantenere i loro ruoli ricordando  che in tutto questo tempo non hanno mai avuto notificato alcun atto. Io  credo che in 26 anni, ma anche dopo la sentenza del 2013, è davvero assurdo che nessuno ne abbia preso atto o che, più semplicemente, l’abbia vista. Quindi chiarezza e trasparenza per capire cosa è successo e tutela dell’Ente che non può perdere dirigenti e funzionari che hanno svolto il loro lavoro. Indicheranno i nostri legali la strada da seguire, noi procederemo con energia per riportare chiarezza. Sarebbe assurdo trovarsi improvvisamente senza comandante dei vigili urbani e senza un funzionario. Faremo di tutto per tutelare l’Ente.”