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Acireale, nivarata 2015. Il resoconto finale di Vincenzo Pappalardo “Potremmo anche non farla più ad Acireale”

vincenzo-pappalardoAcireale, la nivarata edizione 2015. Il centro riprende ossigeno, tanta gente, entusiasmo, partecipazione internazionale ed un festival di sapori. Abbiamo sentito Vincenzo Pappalardo, uno degli organizzatori, per tirare le somme dell’edizione 2015 del “rito della granita”.

FanCity Acireale: Finita la nivarata sono state rispettate le vostre aspettative: presenze, indotto ed altro ancora”.

Vincenzo Pappalardo: “Siamo soddisfatti dell’esito della manifestazione, abbiamo visto il centro pieno di gente, gli esercizi commerciali hanno lavorato. Abbiamo notato che tante attività si sono agganciati all’evento anche senza parteciparvi in prima persona, è un dato positivo, anche se dobbiamo dire che tante attività sul territorio non hanno dato alcun contributo alla manifestazione stessa. Abbiamo notato un certo “parassitismo” che contraddistingue il meridione e la nostra città”.

FanCity Acireale: Quanti ospiti partecipanti sono stati presenti alla nivarata?

Vincenzo Pappalardo: ” Abbiamo avuto concorrenti da Portofino, da Benevento, dalla Calabria e alcuni siciliani che vengono da un piccolo paesino dei Nebrodi. Questi concorrenti di questo piccolo paesino dei Nebrodi sono stati presenti da anni ed a loro va una menzione speciale. Gli acesi sono stati solo due: il bellavista con Fulvio Massimino e un nuovo bar di Acireale”.

FanCity Acireale: Quindi molti più partecipanti non acesi”.

Vincenzo Pappalardo: Non credo che questo dato sia indice di criticità. Ad Acireale si svolge la manifestazione perchè oltre a trovare la granita più buona è anche il luogo dove si consuma più granita. Molti concorrenti non hanno nei loro territori un grande consumo di granita, vengono ad Acireale per misurarsi”.

FanCity Acireale: Quale è il budget a vostra disposizione per organizzare la manifestazione?

Vincenzo Pappalardo: “Come tutte le manifestazioni anche la nostra si regge su un equilibrio assai delicato. Abbiamo un piccolo contributo del Comune di Acireale di 5 mila euro, per il resto ci basiamo molto sugli scambi di servizi: i macchinari per il gelato e la granita, banchi frigo ci vengono forniti come scambio di servizio e qualche piccolo introito viene dalla vendita dei coupon e della pubblicità nella nosta rivista. Siamo comunque contenti anche perchè  siamo convinti che abbiamo dato il giusto impulso per riaprire in parte la villa Belvedere.”.

FanCity Acireale: Finisce un’edizione e siete subito al lavoro per la successiva. Questa si chiama programmazione ed è alla base del successo della manifestazione. Quanto tempo dedicate alla nivarata?

Vincenzo Pappalardo: “Si, subito sin da domani, ci mettiamo al lavoro per la prossima edizione. Nulla è scontato per la prossima edizione ne che la nivarata si faccia e neanche che si faccia ad Acireale”.

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