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Acireale, presepe settecentesco. L’incuria della Curia

presepe-settecentesco-copAcireale, città del lento degrado. Inesorabile l’azione del tempo, evitabile e recuperabile con la giusta manutenzione di un luogo sacro per i credenti, suggestivo per tutti. Il presepe settecentesco acese cade a pezzi con le statue “malate”, e con il tetto che lascia filtrare l’acqua piovana.

I lavori di recupero sono certamente urgenti ma lo sono da un decennio da quando, cioè, si riscontrarono le prime infiltrazioni d’acqua dal tetto. Eppure la possibilità realiissima che il presepe settecentesco, dopo due secoli, chiuda i battenti è assoltamente concreta. Una possibilità che lascia basiti se consideriamo che non si sono riusciti a realizzare neanche il minimo lavoro di recupero come “richiudere” il tetto e analizzare nel dettaglio lo stato di salute delle statue ad altezza naturale che addobbano la grotta naturale.

L’incuria della Curia (proprietaria della Chiesa dove è ospitata la grotta) sono evidente e non hanno alcuna giustificazione considerato che stiamo parlando di un Ente che non è certo il simbolo della povertà, al contrario non mancano certamente i fondi per il giusto recupero della chiesa. D’altro canto “botti” di 28 mila euro e altre spese inutili si sommano a rimpinguare il folklore religioso e non si alza un dito per recuperare un bene prezioso per la città di Acireale.

In questo scenario è apprezzabile ma perfettamente inutile l’impegno del “curatore” (anche lui a titolo gratuito) del dott. Santi Coco per cercare di frenare il degrado. Unica soluzione è che la Curia vescovile acese metta le mani al portafolgi e sganci il dovuto per recuperare e riconsegnare alla città ed ai visitatori un bene secolare che è una delle belle caratteristiche acesi. La stessa Curia con a capo il vescovo Raspanti che insieme all’on. Antony Barbagallo in conferenza stampa si sono dedicati a descrivere le possibilità del tursimo religioso nella nostra città. Contraddizioni evidenti.

L’incuria della Curia non ci sorprende e non ci scandalizza sappiamo da fonti certe che il prossimo anno il presepe settecentesco verrà montato a casa di Bertone…. si sa lui è generoso.

(mAd)

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