L’istituzione della ZTL infatti (per demagogia, per politica o per buona fede) ha fatto emergere questioni antiche che la politica non ha mai pensato seriamente di risolvere. Mai.
La via Galatea, dopo anni che vi è un uso indiscriminato di quel budello di strada da parte di migliaia di automobilisti, una via senza marciapiede, con le automobili sempre in divieto di sosta che impediscono l’accesso ai pedoni e ai disabili, in quella strada sono decenni che si abusa dei residenti. Sono decenni che si permette tutto e sono anni che si finge di non vedere il problema; una questione seria di salute per i residenti che nessuno ha mai voluto affrontare e risolvere.
Altra questione che l’elettrochoc della ZTL ha messo in mostra è certamente la necessità, il bisogno di potenziare i mezzi di trasporto pubblico. Collegare Acireale centro con le frazioni, con le periferie e farlo con orari certi, con tempi di attesa accettabili, con le pensiline e con orari nelle tabelle. La necessità di potenziare il trasporto pubblico è certamente un deficit presentissimo nella nostra realtà cittadina ed oggi, anch’esso, emerge con prepotenza e ci mostra come siamo indietro in termini di sostenibile dinamica urbana.
Altra questione anch’essa posta in discussione in questi giorni è quella relativa all’arredo urbano. Mancano i cestini portatifiuti e quelli presenti sono lerci e divelti, niente posaceneri, niente di niente se non lo squallore che avanza e che fa mostra di se con chilometri di fili elettrici penzolati, con muri scrostrati, con un marciapiede che è una tortura cinese per i piedi, con le erbacce e l’assoluta carenza di pulizia. Insomma il centro storico è stato ed è in una condizione di abbandono e in assoluta mancanza di manutenzione. Si sperava in una migliore e nuova illuminazione al centro ma ancora non si sa nulla e si sperava nella sistemazione della villa Belvedere ma anche per questa storiaccia ancora tutto, colpevolmente, tace.
La ZTL ha quindi mostrato quelle che sono le criticità di Acireale?
Certamente si e non interessante sapere chi utilizza questi argomenti per demagogia o per cercare consenso last minute, quello che conta che da adesso i cittadini non devono più dividersi intorno al concetto inutile ed insulso della difesa del commercio “mordi e fuggi” ma devono, tutti insieme, richiedere e pretendere vivibilità sicurezza, spazi per i bambini, arredo urbano dignitoso e spingere verso l’innalzamento di tutti gli indici di vivibilità, Se Acireale oggi sconta ritardi notevoli è certamente dovuto ad una classe dirigente che da troppi anni non ha compreso e non è stata per nulla interessata a capire come e in che direzione dirigere lo sviluppo e la crescita.
Oggi, insieme, è tempo di dire basta.
(mAd)