Acireale si presenta in pieno centro con due ruderi che il vicesindaco Nando Ardita più volte ha dichiarato che vorrebbe abbattere “con una ruspa guidata da me stesso”. Invece i ruderi persistono e i muri di quella che sembra la periferia di Nairobi sono da sempre usati come luogo per affiggere abusivamente manifesti.
Sappiamo che molti di questi manifesti sono affissi con regolare bollo pagato all’ufficio di competenza ma lo stesso vengono affissi ovunque senza il minimo rispetto per il decoro cittadino. Ogni muro di Acireale, da noi, è buono per attaccare manifesti di qualsiasi genere, ogni angolo, ogni lamiera di cantiere in abbandono.
Di fatto con un ufficio comunale per le affissioni efficiente si potranno ricvare dei buoni introiti da destinare al decoro urbano, invece assistiamo al silenzio e a qualche azione dimostrativa (vedi ripulire le aiuole della villa Belvedere) ma tutto sempre in assenza di atti e delibere tendenti a riqualificare la città e consegnarla alla civiltà urbana.