La sacralità del “posto auto” è sempre priorità nella nostra città anche quando si espongono delle pregiate opere artigianali quali sono i carri allegorici di Acireale.
Fantastico, come sempre, lo scenario di piazza Duomo e via Genuardi che accoglie i carri allegorici che si sono classificati, nell’edizione 202, ai primi tre posti, a mio avviso, invece, davvero pessimo mettere in esposizione i restanti carri allegorici (piazza Indirizzo, piazza Europa e Piazza Garibaldi) insieme alle auto in sosta.
Per il rispetto che si deve alle opere in cartapesta tutti i carri avrebbero meritato uno scenario e un contorno degno della maestria e dell’abnegazione dei maestri della cartapesta acesi. Stesse location certamente (piazza Indirizzo, Europa e Garibaldi) ma senza essere circondati dalle auto in sosta (regolare sosta) perchè vedere insieme un carro in cartapesta parcheggiato vicino alle auto da il segno non necessariamente del degrado ma sicuramente dell’assenza del concetto del bello e della sua valorizzazione. I carri allegorici parcheggiate insieme ad un cumulo di lamiere è, a mio avviso, un’oscenità che andava assolutamente evitata, una scelta sbagliata e che certamente non valorizza le opere anzi, di fatto, li riduce a “mezzi in sosta”.
Sarebbe bastato, sempre negli spazi dove si trovano adesso, dare loro un contorno decente, magari con alcuni vasi di fiori, oppure con qualche maschera sempre in cartapesta per comporre lo scenario dell’esposizione con un minimo di ricercatezza e di eleganza. Ma niente, come sempre, vincono le automobili ad Acireale ed allora sottrarre qualche posto auto sarebbe stato considerato un vero sacrilegio. Invece far sostare le opere in cartapesta insieme alle auto in sosta non è sacrilegio è minimizzare il senso del bello e ridurre le opere artistiche in pezzi inutili parcheggiate. La belleza è un percorso da consolidare e il turismo è una storia seria.
(mAd)