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Beni Confiscati Male – Acireale, lo Stato delle Cose Ep. I

Torniamo a parlare di beni confiscati ed acquisiti al patrimonio pubblico della città di Acireale, tra cui si trova l’immobile di via Mortara oggetto di una controversia amministrativa che se non fosse tragica sembrerebbe ridicola.

Come riportato da Meridionews a firma di Simone Olivelli, l’immobile confiscato definitivamente nel 2005 ed acquisito con apposita richiesta del comune solo nel 2017 è stato oggetto di un tentativo di immissione in possesso da parte del Comune di Acireale nel 2018, tentativo che si è arenato sulla scoperta di un sub supplementare rispetto ai tre acquisiti e trasferiti dall’agenzia per i beni confiscati, il sub è una unità urbanistica ottenibile con frazionamento di una unità precedente che identifica un soggetto proprietario.

Sembrerebbe quindi che il Comune si sia arrestato nell’intento stabilito dalla legge, di acquisizione a fini sociali degli immobili oggetto di confisca, per la presenza di un’unità in più rispetto a quelle di cui lo stesso ente dovrebbe disporre, dimenticando però che la confisca è avvenuta nel 2003 mentre il presunto frazionamento è avvenuto nel 2012, quindi in un momento in cui il soggetto proponente non ne avrebbe dovuto avere titolo essendo, dal 2005, nella disponibilità dell’Agenzia dei beni confiscati.

Difficile comprendere come l’Agenzia del Territorio, che riceve la documentazione per il frazionamento nel 2012 non fosse a conoscenza di un atto trascritto nel 2005, provate a frazionare l’immobile del vostro vicino senza averne titolo per comprendere l’oggetto della discussione.

Inoltre ai frazionamenti in atti devono corrispondere le relativa compatibilità urbanistiche, ovvero non è possibile frazionare un immobile senza che questo provvedimento sia accompagnato da un relativo titolo urbanistico che ne garantisca la compatibilità, questo proprio al fine di evitare che esistano immobili privi di servizi igienici, di pertinenze, ecc.

Per quanto accertato da Fancity alla data del 2017, anno della richiesta di acquisizione dell’immobile da parte del Comune di Acireale non vi era stata, da parte della proprietà, nemmeno la richiesta di agibilità dell’immobile, che sin dal primo verbale della Polizia Municipale del lontano 25/5/1999 risultava non conforme e pertanto raggiunto da un’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi del 25/9/1999, probabilmente mai attuata.

Volendo essere un pò pignoli, il Comune di Acireale in assenza di ottemperanza alla demolizione del 1999, dopo 90 giorni avrebbe dovuto acquisire l’immobile al patrimonio del comune ben prima del procedimento dell’agenzia dei beni confiscati, ai sensi dell’Art.31 del DPR n° 380 del 2001, ma questa è un’altra storia .

Fabio D’Agata

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