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Carnevale, cosa succede?

ACIREALE – L’argomento carnevale 2021 entra in scena in consiglio comunale. I consiglieri comunali Giuseppe Ferlito e Luciano Scalia, preoccupati per le sorti della prossima edizione, pongono in aula alcuni quesiti all’amministrazione rappresentata dall’assessore al ramo Fabio Manciagli.

Cosa succede? Trapela la voce che potrebbe essere ridotto il contributo comunale alla Fondazione del Carnevale e addirittura c’è chi dice che potrebbe subire una fortissima riduzione. Insieme a questo dato (non confermato da fonti istituzionali) piomba sul carnevale di Acireale, così come per le manifestazioni pubbliche in tutta Italia, la questione covid 19. E, come se non bastassero queste due tegole che potrebbero piovere sulla testa del presidente della FdC Gaetano Cundari, c’è anche da recuperare risorse per far fronte alle rate del mutuo contratto per risanare il buco di bilancio prodotto nell’edizione 2019, la prima dell’era Alì.

In consiglio comunale Giuseppe Ferlito, essenzialmente, chiede di comprendere meglio che sorte verrà riservata alla manifestazione carnevalesca acese e afferma in alcuni passaggi propositi certamente distanti dall’eventuale riduzione del contributo. Afferma Ferlito in aula consiliare: “Ritengo che oggi va fatta una scelta…. oggi bisogna scegliere se continuare o fare una scelta diversa… Se passa il messaggio che questa amministrazione vuole ridurre o eliminare le somme destinate al carnevale io ritengo che va fatta una riflessione seria… Noi non ci stiamo a un ridimensionamento del carnevale che porta ad una riduzione delle somme stanziate per la manifestazione che piuttosto che diminuire dovrebbero andare ad aumentare…” Un fiume in piena il consigliere comunale di minoranza Ferlito che in chiusura del suo intervento avverte che “se la manifestazione del carnevale non dovesse essere portata a compimento le somme riteniamo che dovranno essere stanziate comunque per la Cittadella del carnevale… se quelle somme devono essere destinate ad altro per chiudere i bilanci… significherebbe decretare la morte della manifestazione più importante di Acireale”.

Non si arresta la bufera carnevale e continua in aula con l’intervento del consigliere comunale Luciano Scalia. Scalia è uno dei maestri della cartapesta e, ovviamente, quando interviene sul carnevale e le sue complicazioni sa sempre cosa dire. Afferma Scalia: “I carristi sono in moto per senso di responsabilità perchè ad oggi non abbiamo atti in mano che ci dicono di partire con l’edizione…”. Poi visibilmente nervoso affonda il colpo quando dal suo banco in consiglio afferma che l’amministrazione “si deve prendere la responsabilità di dire se il carnevale è utile o no al nostro territorio… assessore lei deve andare a battere cassa in giunta… glielo dico francamente se viene ridotto il contributo… lei ha fallito e quindi dovrebbe dimettersi…”

L’assessore Fabio Manciagli è “costretto” a rispondere ai consiglieri comunali che hanno sollevato la questione. Si chiede se verrà ridotto il contributo e se ci sarà la manifestazione. Due domande chiare a cui si sarebbe potuto rispondere con un si, un no ma non certo con un non lo so. L’assessore Manciagli avrebbe potuto trovare argomentazioni per rispondere affermativamente alla riduzione del contributo, avrebbe anche potuto dire che non vi sarà alcuna riduzione, invece ha scelto, come capita troppo spesso all’amministrazione Alì, di non rispondere e, per essere generosi, di rispondere senza chiarire.

Manciagli ha affermato, rivolgendosi al consigliere comunale Scalia e cercando di calmare le acque, che “tutte le sue parole sono da me condivise…”. Se ne deduce che l’assessore condivide anche il fatto che se si dovesse ridurre il contributo comunale a favore della fondazione del carnevale porgerà le sue dimissioni? Se condivide tutto, allora deve condividere anche la chiusura dell’intervento di Scalia quando ha tuonato “se viene ridotto il contributo… lei ha fallito e quindi dovrebbe dimettersi…”. L’assessore Manciagli si dichiara anche concorde con la richiesta che “il bilancio del carnevale dovrebbe essere aumentato…”. Poi si augura che la discussione in giunta porterà ad una buona soluzione. In ogni caso nessuna comunicazione era stata fornita ai carristi e, se vogliamo essere precisi, anche ai cittadini che sono quelli che pagano la manifestazione carnevalesca con i loro soldi.

La questione è seria. Il sindaco Alì ha sostenuto da sempre l’ingresso a pagamento nel circuito del carnevale ai fini di “ridurre via via il contributo pubblico e sgravare l’Ente” da un esborso particolarmente oneroso. Il presidente della Fondazione del carnevale l’avv. Cundari ha accettato l’incarico sapendo che avrebbe dovuto risanare il bilancio, ha sottoscritto un mutuo ed è ovvio che non potrebbe accettare la riduzione del contributo. Inoltre deve anche fare i conti con l’emergenza covid che potrebbe far saltare la manifestazione oppure limitarne l’affluenza. Senza spettacoli e con la preoccupazione del contagio, insieme ad un eventuale contributo ridotto sarà davvero arduo recuperare le risorse necessarie per non affondare e seppellire sotto una montagna di debiti lo storico carnevale di Acireale.

(mAd)

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