Fancity Acireale

Carnevale di crisi. Il luna park va a meno 70%

 

Il luna park va in crisi? Sembra proprio di si. Le condizioni meteoreologiche non certo clementi e la crisi che attanaglia sempre più famiglie consegnano dati che non sono certamente positivi. Secondo Roberto Persichini (sindacato giostrai) questa edizione del 2015 si sta dirigendo verso una flessione di incassi mai vista prima. Abbiamo effettuato un sopralluogo sabato sera (7/2/2015 n.d.r.) e, in effetti, si notava molto chiaramente che l’affluenza e il caos che di solito regna nel grande luna park del carnevale di Acireale non c’era. Anche nell’area food stessa storia, pochi avventori, tanto fumo (dai bracieri) e poco, pochissimo arrosto.

Certamente il maltempo ha giocato e sta giocando un ruolo importante ma, come spesso affermato da queste pagine, anche la crisi infinita e la poca voglia di far baldoria sono un fattore non trascurabile tanto da poter affermare che questa edizione del carnevale è certamente all’insegna della crisi e della depressione.

Roberto Persichini, giostraio con parecchi anni di esperienza, afferma: “E’ plausibile secondo semplici calcoli che i nostri incassi subiranno un calo non inferiore al 70%. Un annata devastante mai vista prima”.

Alla luce dei dati e, specialmente, dei volti degli avventori e dei frequentatori del carnevale, possiamo affermare che la voglia di ridere sfugge via dai volti mentre emergono i pensieri di tutti i giorni: come sbarcare il lunario, come arrivare a fine mese.

Cinque euro per il panino e una bevanda, almeno dieci per il luna park e qualche altro euro in tasca sono cifre che tanti genitori non possono più spendere per i loro figli e se fosse stato previsto un ticket d’ingresso sarebbe stata certamente la debacle totale e assolutamente visibile anche ai tifosi più incalliti.

Tempo di ripensare alla formula vecchia e stantia del carnevale acese. Tutto cambia e le tradizioni non possono fare a meno di seguire e assecondare i cambiamenti.