Acireale – Tre associazioni culturali (i cantieri che realizzano le opere in cartapesta) non presentano i bozzetti e, al momento, non sono più dentro la più grande kermesse acese del carnevale di Acireale.
I cantieri Scalia, Principato e Gapass non hanno presentato i bozzetti sembra perchè non pienamente soddisfatti del regolamento emesso dalla Fondazione del Carnevale di Acireale.
L’art. 5 (che vedete sotto) è quello che maggiormente ha fatto storcere il naso ma, possiamo affermare, che la conflittualità non inizia dall’art. 5 del regolamento ma ha radici più profonde.
La prima avvisaglia si era avuta con un comunicato dell’associazione Scalia, poche settimane dopo l’edizione del 2017, “risponderemo al presidente solo con comunicazioni ufficiali e regolarmente recapitate” e con un altro passaggio particolarmente rilevante “non riconosciamo la fondazione…..”. Adesso sempre l’associazione Scalia non proporra la sua opera per l’Estate Acese e insieme all’associazione Principato e Gaspass non hanno presentano i bozzetti per l’edizione 2018 così autoescludendosi dalla manifestazione prossima.
Una lunga querelle che sembra non avere fine e che speriamo possa ricomporsi presto anche con l’intervento e la mediazione dell’assessore Coniglio già presidente della Fondazione del Carnevale di Acireale.
Il carnevale di Acireale è una “macchina” imponente che richiede professionalità, capacità di mediazione, decisionismo e regole certe affinchè possa funzionare, una macchina che impiega per il suo funzionamento importanti risorse pubbliche (in gran parte comunali) e che negli ultimi anni ha visto il recupero di buona parte della Cittadella del Carnevale che, come è noto, prima della presidenza Coniglio versava in condizioni davvero pessime. Le migliorie nella struttura sono servite a ricompattare i maestri artigiani con la FdC ed hanno permesso agli stessi di poter lavorare in sicurezza e secondo le norme ma la crisi è sempre dietro l’angolo e si è prontamente riproposta con il regolamento emesso dalla Fondazione a giugno 2017.
Adesso si apre ancora una polemica e un faccia a faccia muso duro che certo non produce vantaggi per la buona riuscita della manifestazione. Tre cantieri si tirano fuori anche se altri nove sono stati ligi e rispettosi dei tempi di scadenza per la presentazione dei bozzetti ma tutti gli addetti ai lavori e gli stessi cittadini che amano la tradizione carnevalesca si augura che la “crisi” in corso possa presto ricomporsi.
(mAd)