Fancity Acireale

Caso Teo Pulvirenti/don Chiarenza, arriva la prescrizione- Comunicato stampa avv. G. Torrisi

teo-chiarenza-cop

Avv. Giampiero Torrisi
Avv. Francesco Lipari
COMUNICATO STAMPA
La Procura della Repubblica di Catania ha confermato la veridicità delle dichiarazioni del dott. Teodoro Pulvirenti in merito agli abusi sessuali subiti da parte del sacerdote Carlo Chiarenza, ad Acireale.
In data 16 ottobre 2015 la Procura della Repubblica di Catania ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari di Catania l’archiviazione del procedimento penale a carico (fra gli altri) del sacerdote Carlo Chiarenza, procedimento penale scaturito dalle note dichiarazioni rese dal dott. Teodoro Pulvirenti, con
le quali quest’ultimo aveva pubblicamente denunciato di essere stato vittima – molti anni prima – di abusi sessuali da parte del Chiarenza, nella Parrocchia S. Paolo di Acireale.
Orbene, nel corpo della Richiesta di archiviazione, i Pubblici Ministeri titolari del fascicolo – dopo aver rappresentato un quadro complessivo dalle tinte davvero fosche – hanno puntualmente evidenziato come “quanto alle condotte poste in essere in danno di Pulvirenti Teodoro e (…), invero molto risalenti nel
tempo (dispiegatesi nel corso degli anni ’80) e, pertanto evidentemente pregiudicate dall’effetto dell’istituto della prescrizione, giova comunque rilevare che le dichiarazioni rese dalle persone offese sono risultate dettagliate, coerenti, circostanziate (e perciò stesso incompatibili con l’invenzione dei fatti narrati)( richiesta di archiviazione, pag. 33).
In particolare, “l’immagine della comunità dei giovani <<gestita>> dal Chiarenza negli anni in cui il Pulvirenti e la (…) dichiarano di aver subito le illecite relazioni sessuali con l’indagato è una immagine composita che ha, al suo centro, un leader carismatico amatissimo e rispettato da tutti i giovani (il
Chiarenza, appunto), un leader che tuttavia risultava ligio alle regole ed ai precetti del Vangelo con alcuni e che, invece, profittava nel peggiore dei modi dell’affetto e della fiducia ripostagli, con altri.
Ad ogni modo, il decorso del termine di prescrizione non consente di indugiare oltre al riguardo, seppure non possa rimarcarsi la mancata emersione di elementi atti a comprovare la falsità delle accuse” (richiesta di archiviazione, pag. 34).
In altre parole, la corposa e ineccepibile attività d’indagine posta in essere dalla Procura della Repubblica di Catania, ha – da un lato – confermato la veridicità delle dichiarazioni rese dal dott. Pulvirenti, – dall’altro – accertato l’avvenuto decorso del termine di prescrizione del reato.
La difesa del dott. Pulvirenti, pertanto, non proporrà alcuna opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dall’ufficio del Pubblico Ministero.
Catania, 5 novembre 2015
Avv. Giampiero Torrisi