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Congelate le dimissioni di Carmelo Grasso, la soluzione della crisi è nel “rimpasto”.

ACIREALE – Ieri mattina sembravano “dimissioni irrevocabili” ma poi la sera, mentre si teneva e si rimandava la seduta di consiglio comunale, quello che resta dei consiglieri pentastellati, sindaco e giunta si riunivano per rendere revocabili le dimissioni “irrevocabili”.

In Italia funziona così in politica.Aveva dichiarato ai microfoni di Rei TV il dimissionario Carmelo Grasso: “Ci sono delle fasi in cui ci vogliono anche nuove energie e nuovi soggetti che però portano avanti gli stessi progetti probabilmente anche con più entusiasmo, con più forza, sicuramente con risultati migliori”.

Dopo la riunione d’emergenza gli uomini che porteranno avanti i progetti dell’amministrazione Alì potranno essere altri ma con Carmelo Grasso al suo posto. Nell’incontro tra i consiglieri pentastellati, sindaco e giunta i toni sono stati accesi. Difficile trovare una soluzione dignitosa all’ennesima crisi amministrativa.

In questi due anni si è dimesso il vicesindaco Pirrone, sono passati ad altro gruppo Cundari, Fichera, Pittera e Trovato (ieri sera presenti in aula consiliare tranne Pittera), qualcun altro ha tuonato contro la sua stessa maggioranza per poi ritrovarsi magicamente capogruppo consiliare. Insomma tra le crisi interne e le difficoltà a gestire una città complessa come la nostra la crisi sembrava essere proprio l’atto finale di un’amministrazione nata per caso e per uno strano calcolo politico dei “dagostiniani” e dei “ninonicotriani”.

Nel mezzo del guado arriva la proposta che sembra essere il ricovero in rianimazione. “Facciamo un rimpasto e ridiamo vigore all’azione amministrativa”. L’uomo più autorevole dei consiglieri comunali Francesco Coco lancia questa proposta che sembra essere l’unica via d’uscita per congelare le dimissioni di Grasso e rimettere in piedi la sgangherata carretta amministrativa. Del resto non vi erano altre formule e il sindaco Alì se ne non si superava la crisi avrebbe lasciato il mandato a fine anno, così come l’assessore al Bilancio Cavallaro che, per motivi come sempre personali, a fine 2020 lascerà la delega al bilancio.

Ed allora ecco che si trova la quadra. La soluzione alle dimissioni irrevocabili è il rimpasto. Tutti fuori tranne Carmelo Grasso che certamente rappresenta il “front man” di questa amministrazione. Per i prossimi giorni, quindi, ci aspettiamo la rivoluzione acitana, mentre staremo a vedere se la compagnia delle “castagne e del vino” troverà un posto dentro questa, ennesima, formula politica che sembra essere la solita maionese impazzita.

(mAd)

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