giovedì, Marzo 28, 2024
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“La determinazione di avere o meno un figlio, anche per la coppia assolutamente sterile” riguarda “la sfera più intima ed intangibile della persona umana” e quindi “non può che essere incoercibile”. E’ il passaggio più forte della sentenza della Corte Costituzionale che ha fatto cadere il divieto di fecondazione eterologa in Italia. Le motivazioni, che spiegano il perché della decisione presa dai giudici il 9 aprile scorso, sono state depositate in serata: ora manca solo la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, prevista a giorni, e anche in Italia si potrà ricorrere all’eterologa, una volta ammessa e poi vietata dalla legge 40. “diventare genitori e  formare una famiglia che abbia dei figli” è “espressione della fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi”. E in tal senso, il divieto, ora dichiarato illegittimo, di ricorrere all’eterologa – cioè la fecondazione con donazione di gameti – “è privo di adeguato fondamento costituzionale”. Quel divieto ha creato tra l’altro “un ingiustificato, diverso trattamento delle coppie affette dalla più grave patologia, in base alla capacità economica”, perché chi poteva permetterselo è andato all’estero per effettuare l’eterologa, mentre chi non aveva i mezzi ha dovuto rinunciare.

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