Emanuele Serpa, giovane imprenditore, intorno ai 25 anni, ex DJ tra i più famosi della provincia, co-fondatore del bar il “Portico” a Piazza Europa e fondatore della Pizzeria Frumento, dove la pizza è in purezza e lo slow food è legge, dove esiste una eccellente selezione di vini dell’Etna e di birre, dove tutto è biologico.
Giovane con le idee chiare, in pochi mesi il suo locale è diventato tra i più famosi e rinomati di Acireale.
Attrarre ottima clientela locale e da Catania non gli è risultato difficile: la mania per la qualità e per il biologico gli sta dando ragione.
Questa giovane e brillante attività è diventata motivo di pettegolezzo e di insinuazioni.
Una volta se una attività faceva successo ad Acireale si imputava al fatto che sotto sotto ci fosse prostituzione, usura o riciclo di denaro della mafia.
In questo caso, il successo viene imputato al fatto che Emanuele Serpa sia un misero prestanome e che il locale sia di proprietà, a turno, o di Salvo Nicotra, o del Sindaco o di Nicola D’Agostino. I più buonisti invece indicano questi ultimi come soci occulti.
La concessione dello spazio pubblico dinanzi al locale è stato oggetto di malumore ( scupa nova, sgrusciu fa), ma ciò è comprensibilissimo.
Ieri, la “legittima” protesta dei commercianti si è conclusa presso la pizzeria Frumento dove stava cenando da privato cittadino e non stava facendo comizi o adunate politiche l’on. D’Agostino e dove nel frattempo cenavano anche famiglie, coppie e gruppi di amici.
Non entro in merito alle rimostranze, i commercianti hanno le loro problematiche e legittimamente manifestano, sicuramente per farlo, non è il luogo migliore il locale di un collega pieno di clientela.
Caro Emanuele, sei una brava persona, tira dritto per la tua strada.
Sai Emanuele, stupisce anche me, come un giovane intraprendente catanese sia riuscito in poco tempo a potere dare lezione di imprenditoria e di capacità commerciale a noi Acesi.
E poi da te trovo l’acqua San Pellegrino…
(santodimauro)
