ACIREALE – La lotta contro gli incivili non funziona, non da risultati e non ha prodotto un maggiore decoro in molti luoghi della città.
Nel nostro “girovagare” abbiamo potuto notare come le microdiscariche in alcuni luoghi delle frazioni a mare, in periferia (via Anzalone fino a via Gelsi) e in piena città (vedi via Goldoni) la lotta agli incivili sembra non trovare soluzione ed essere destinata alla sconfitta. E’ una triste ed amarissima considerazione.
Ad Acireale vige il sistema di raccolta differenziata “porta a porta”, gli utenti hanno ricevuto il kit dei mastelli per differenziare i rifiuti e, a seconda dei giorni la settimana, passano gli operai a raccoglierli e svuotarli. Questo il sistema vigente, un regime di raccolta che se ha portato ad un aumento del tasso di differenziata allo stesso tempo ha fatto moltiplicare (sin da subito ed ancora oggi) le microdiscariche e tutta una serie di modalità per sfuggire al controllo. Non è così raro vedere qualcuno imbucare nei cestini portarifiuti interi sacchetti di spazzatura indifferenziata prodotta in casa, non è raro girare per le strade adiacenti le frazioni a mare e trovare cumuli di spazzatura ma rimane ancora complesso individuare e punire gli incivili e stanare gli evasori. Risultato? La quota di differenziata aumenta, le microdiscariche anche e, come se non bastasse, sono aumentate anche le tariffe. Chi differenzia, chi paga regolarmente e si comporta in maniera civile si è dovuto caricare in bolletta anche la quota di evasione e di inesigibilità. Allora c‘è qualcosa che non va e quel qualcosa è nel sistema adottato.
Cosa si dovrebbe fare per risolvere la questione e mettere un freno all’inciviltà? Certamente i sistemi ci sono e vanno analizzati con cura per poi prendere le giuste decisioni. Diversi Comuni italiani hanno predisposto in città i cassonetti (differenziati per colori) dotati di scheda magnetica. Ad ogni famiglia va consegnato un kit con due schede magnetiche, tre o quattro rotoli di sacchetti (di colore diverso per differenziare) e un mastello per l’esposizione in strada del rifiuto indifferenziato. L’indifferenizata viene raccolta, quindi, in un unico mastello che viene successivamente (in giorni prefissati) ritirato dagli operatori, tutto il resto viene differenziato e smaltito negli appositi cassonetti e con la propria scheda magnetica. Ci sono anche Comuni che hanno previsto anche un cassonetto per l’indifferenziata dotato anch’esso di scheda magnetica per l’apertura. Questa modalità aprirebbe la strada per l’applicazione della tariffa puntuale.
Cosa è la tariffa puntuale? La tariffa puntuale si basa sulla misurazione dei rifiuti prodotti da ogni utente, le linee guida sono descritte nel d.m. 20 aprile 2017. Oggi, dove non viene applicato il metodo della tariffa puntuale, ogni utente paga la sua quota di Tari (secondo i mq., secondo il nucleo familiare e altri parametri) in base ai costi del servizio, dove per costi vanno inseriti anche le inesigibilità. Di fatto è una modalità iniqua perchè fa pagare i cittadini attenti e rispettosi delle norme, non in base al servizio ricevuto ma ai costi che l’Ente sostiene per l’intero servizio. Non va bene ed è così ingiusto che i Comuni virtuosi hanno applicato il criterio della tarfiffa puntuale: tanto produci di rifiuti tanto paghi e gli evasori e i morosi non sono “a carico” della platea dei contribuenti. Al momento i Comuni che applicano il metodo della tariffa puntuale sono duecentoventitre (223).
Il sistema dei mastelli esposti per la strada non funziona mentre la modalità dei cassonetti per le varie tipologie di rifiuti con apertura dotata di scheda magnetica, l’applicazione della tariffa puntuale e un’isola ecologica risulta essere l’unico percorso da intraprendere dopo anni di tentativi vani alla ricerca di evasori e incivili.
(mAd) – Foto in alto cassonetto con scheda magnetica (Imola)
