Le recenti elezioni regionali e comunali hanno confermato quanto ormai tutti noi avvertiamo e sul quale non abbiamo dubbi: i nostri concittadini e noi stessi, siamo letteralmente disgustati dalla classe politica che gestisce la “cosa pubblica – la res pubica ” appunto.
Uno scollamento?
Molto di più e peggio! I cosiddetti rappresentanti politici non solo non rappresentano nella stragrande maggioranza i bisogni essenziali dei cittadini rappresentati, ma utilizzano il mandato elettorale per perseguire gli interessi delle lobbies, dei loro “clientes” per mantenere e rafforzare i loro privilegi e assicurarsi una certa immunità proponendo e facendo votare delle leggi e delle procedure appropriate.
Si tratta di un VULNUS MORTALE PER LA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA che, se non corretto in tempo, potrebbe condurci ad esiti disastrosi nel senso letterale del termine.
Lo affermiamo con Serena pacatezza, con profonda cognizione di causa e non certo perché affetti da catastrofismo come dimostra il mio ultimo libro sull’occaso dell’occidente. Sono i dati certi e accertati che obbligano, nostro malgrado, ad affermarlo.
Una domanda si impone: Ma come mai si è arrivati, miei cari concittadini, ad un tale “catastrofico disastro”?
1. Innanzitutto per colpa nostra che abbiamo abdicato a ragionare con la nostra testa e ad accettare la logica surrogata del “ghe pensi mi” dell’uomo della provvidenza, dell’unto del signore, capace di risolvere tutti i problemi e di assicurare a noi e ai nostri figli un”radioso futuro”, risolvendo tutti i nostri problemi.
1.1. In Sicilia abbiamo registrato persino un 61 a Zero in una recente consultazione elettorale, tutti saliti sul carro del vincitore e poi, una volta a Roma, beffare le aspirazioni e i bisogni degli elettori.
1.2. È così, per ben 20 anni, l’Italia non è cresciuta, sono state votate leggi ad personam, si sono rafforzate le lobbies di potere, sono lievitati i costi degli appalti e sono stati adottate procedure che favoriscono i soliti noti ed è aumentata a dismisura la corruzione e il debito pubblico, mentre aumentavano le imposte e l’evasione fiscale…
2. Una lenta ma costante emorragia che ha provocato la nascita di gruppi di protesta ma nessun riforma risolutiva. Ma perchê non si ê riusciti e non si riesce ancora a voltare radicalmente pagina? Sostanzialmente per due motivi strutturali:
3. La prima è la posizione che caratterizza la finanza internazionale che è riuscita a ribaltare la cultura occidentale e mediterranea, facendo diventare “fine” ciò che è strumento: il denaro e il profitto da denaro, mentre la persona umana è stata declassata a strumento!
3.1. Inoltre, la cultura del consumismo, dell’avere ha soppiantato la cultura dell’essere, dei valori relativi alla persona umana.
3.2. In una parola, è stata letteralmente TRAVOLTA E STRAVOLTA L’ETICA DELLA NOSTRA SOCIETÀ’ E CON ESSA L’ ETICA POLITICA che questa nuova logica finanziaria deve amministrare e imporre.
4. Il secondo motivo strutturale è direttamente collegato al precedente e non meno grave.
4.1. E cioè, venuti meno i valori su cui si fondava la nostra cultura: l’umanesimo classico, rinascimentale e cristiano e nello stesso tempo, il controllo su un gruppo di potere che fa dell’arrivismo, del possesso materiale e del successo, il suo obiettivo, è evidente che non c’è stato più posto per principi come solidarietà, sussidarietà, giustizia ed equità distributiva.
Non sono temi da poco, cari Concittadini. Partecipate quindi numerosi a questo dibattito che approfondiremo ulteriormente nei successivi interventi. Presentate le vostre analisi e, soprattutto, uniamoci in un PATTO D’ACCIAIO PER RIBALTARE TALE INCRESCIOSA, IMMORALE E ANTIPOLITICA SITUAZIONE.
