venerdì, Marzo 29, 2024
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E’ finita la ricreazione?

ACIREALE – Dal festival del teatro dei pupi alla taranta, dal jazz alla musica classica, dal teatro con Pirandello alle disquisizioni su Sciascia. Ed ancora con le saghe dal limone alla festa del pescatore, a quella del tonno fino ad arrivare alla Venere dell’Etna e poi, a settembre, la fiera dello Jonio, il tango ed il teatro in città e alcuni carri in esibizione al Duomo. Un estate fitta di appuntamenti alcuni dei quali di grandissima qualità e di levatura internazionale come Villa Pennisi in Musica, il Jazz, l’arte del ferro del maestro Contarino.

Acireale ha ballato, bevuto, ascoltato, guardato e si è stupita per alcuni eventi, per altri meno ma tutti hanno avuto il merito di parlare e di rivolgersi ad una platea assai eterogenea. Dalla nicchia dei “narratori” nostrani fino alla baldoria di vivaci, dalla riproposizione di una fetta di carnevale alla maestosità artistica del maestro e concittadino Ezio Bosso.  L’assessore alla cultura e turismo Antonio Coniglio ha fatto di questa estate un palcoscenico continuo dove ogni forma artistica ha trovato spazio.

Il 12 settembre finirà la ricreazione e torneranno in scena le tante questioni irrisolte in cui versa la città.

Dall’illuminazione del corso Umberto con un project che va, in buona parte, riscritto, alla questione del recupero del teatro Maugeri (sono bastati i soldi erogati dalla Regione?), fino ad arrivare alle varie  convenzioni per gli impianti sportivi (palavolcan, pattinaggio, campo comunale di calcio).  Ovviamente rimane ancora sospesa la questione legata al “ristoro” che dovrebbero riceverei privati per i danneggiamenti subiti per la tromba d’aria del novembre 2014 e rimangono ancora incredibilmente sospesi il recupero della villa belvedere e la questione Terme di Acireale.  Per le terme di Acireale ricordiamo il passaggio politico del governo regionale che si era impegnato a pagare i debiti (i liquidatori sono tre) e pensare alla realizzazione di un bando che doveva appetire i privati.  Nulla ancora è stato fatto.

Altra questione di interesse collettivo è quella dei lavoratori delle Ipab siciliane. In quelle strutture dove si erogano servizi (Oasi Cristo Re ad Acireale) non si vedono stipendi da troppo tempo ed il silenzio sembra essere l’unica costante. Crediamo che l’interessamento dell’OCC possa indicare un percorso da seguire mettendo in primo piano le esigenze dei lavoratori.

Sono tante le questioni ancora insolute dagli impianti sportivi, alla qualità dell’aria, alla viabilità (ancora non è stato nominato un assessore al ramo), al trasporto pubblico, all’arredo urbano e ad una pacifica e condivisa gestione e raccolta dei rifiuti urbani. Ma ancora è ricreazione ed allora tutti a ballare con la taranta finchè c’è fiato, fino al punto di crollare a terra mentre i pensieri sono già rivolti al “lunedì” dopo il suono della campanella.

(mAd)

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