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Elezioni amministrative, al ballottaggio senza apparentamenti.

ACIREALE – Grazie ad una legge elettorale da incubo ancora non è possibile conoscere con certezza la composizione del prossimo consiglio comunale. Il punto centrale su cui ruota la composizione del civico consesso è, tra l’altro, legata all’ipotesi di apparentamenti tecnici che i candidati sindaco potranno fare.  Come dicevamo in un nostro precedente articolo, la formula degli apparentamenti tecnici premierebbe alcune liste di candidati sindaco perdenti al primo turno ma che hanno raggiunto il quorum del 5%. Le lste del candidato Greco e alcune di Nicotra potrebbero essere “ripescate” dal candidato sindaco Michele Di Re andando così a stravolgere la composizione del consiglio comunale così come è stata espressa al primo turno dagli elettori.

La formula degli apparentamenti è comunque una possibilità che riguarderebbe solo il candidato sindaco Michele Di Re, perché l’avversario pentastellato Stefano Alì ha sempre dichiarato che non si avvarrà di questa formula; ovviamente non è solo una posizione personale di Alì ma i regolamenti del 5 stelle, come è noto, non permettono di attuare apparentamenti ne alleanze elettorali.

Michele Di Re, quindi, potrebbe favorire alcuni aspiranti consiglieri “trombati” rimettendoli in pista con l’apparentamento tecnico e solo in caso di vittoria al ballottaggio. Un’ipotesi, però, respinta dalla stesso Di Re che spiega: “La strada degli apparentamenti è stata scartata, la nostra coalizione è salda”. Consideriamo una buona mossa del candidato Di Re perché sarebbe stato abbastanza prevedibile che nel tentativo di “favorire” alcuni aspiranti consiglieri avrebbe ridotto la sua performance al ballottaggio. Gli elettori, così come accaduto per l’elezione del, non apprezzano questi cambi e alleanze last minute. Nel  2014 assistemmo al passaggio, tra il primo e il secondo turno, di due designati assessori dal candidato Leonardi (PD) al candidato Di Re e non fu certo una formula che diede una spinta al candidato Di Re ma che, forse, ne decretò la sconfitta. Oggi lo scenario delle alleanze non muta rispetto agli schieramenti visti nel primo turno. Meglio.

Del resto la sfida elettorale è già iniqua in partenza. Michele Di Re è andato alle urne con sette liste a sostegno, mentre, come è noto, il candidato Alì del M5S si è schierato, come previsto dal regolamento pentastellato, con una solo lista a sostegno della sua candidatura. Un simbolo quello dei 5 stelle, va ricordato, che come per le regionali e per le nazionali, anche per le amministrative si è imposto come il partito più votato dagli elettori acesi.

Questo scenario è quello ufficiale ma cosa succede nelle segreterie e nelle riunioni che con frenesia si stanno tenendo nei “circoli” della politica acese? Abbiamo saputo di incontri molto appassionati, con scambi verbali notevoli e, per alcuni, anche feroci. Abbiamo saputo di orientamenti vari da parte di quelle forze che non sono più in campo, in direzione Di Re e in direzione Alì. Le forze e la dirigenza politiche delle forze battute al primo turno non staranno certo a guardare e si stanno muovendo per concentrare i loro consensi nella direzione che riterranno più vantaggiosa. Sono formule che si discutono al chiuso delle segreterie che, siamo certi, non influenzeranno gli elettori acesi stanchi di portarsi sulle spalle problematiche antiche mai risolte. Vedremo.

Risolta la questione apparentamenti tecnici, rimane sul campo ancora un passaggio assai importante: il completamento della lista degli assessori. Vedremo se Di Re completerà la squadra con altri due “civici” o se, invece, sarà “costretto” a ripiegare su deleghe politiche anche considerando il risultato ottenuto dalle sue liste. Nel campo del M5S, Stefano Alì ancora non ha svelato gli ultimi due nomi che chiuderanno la squadra di governo. I rumors sono tanti, alcuni concentrati sulla possibilità di un coinvolgimento del già assessore all’Ambiente Francesco Fichera. Ma sono, al momento, solo voci di corridoio che non hanno trovato conferma. Anche in questo caso la composizione della lista degli assessori avrà certamente un peso per determinare il risultato finale.

Non ci resta che attendere e sperare che Acireale rialzi la testa e porti al governo della città una possibilità di riscatto civico e di passione e amore per la comunità acese annichilita da un’interminabile e secolare status quo.

(mAd)

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