Acireale – Si alza la temperatura in quel che rimane del centrosinistra acese o, per meglio dire, in quell’area di PD e delle liste a sostegno del candidato sindaco Rito Greco. La lista con il simbolo PD a supporto di Rito Greco, a detta dei giovani democratici “non è espressione della storia di questo circolo”. Una rottura chiarissima che era già evidente con le candidature di “piddini” in altre liste e, soprattutto, nelle coalizioni avversarie al candidato Rito Greco.
Sembra proprio che la dichiarazione di Mario Gerbino di qualche giorno fa “nella lista del PD solo quattro sono organici, gli altri non li abbiamo mai visti prima nel circolo acese”, oggi trova supporto e concretezza nel comunicato dei GD acesi.
I Giovani Democratici del circolo acese, infatti, affermano “I Giovani Democratici di Acireale, riuniti nella sede del Circolo PD di via Fabio, in data 17 Maggio, hanno deliberato di non riconoscersi nella candidatura di Rito Greco e nella coalizione a suo sostegno. Pur nel rispetto delle persone che sostengono tale progetto, i Giovani Democratici non possono riconoscersi in un progetto e, in particolar modo, in una lista che non è espressione della storia di questo circolo, essendo composta per larghissima parte da persone che mai hanno partecipato alla vita del Partito”.
Una presa di posizione mai accaduta prima, mai registrata prima e che possiamo definire particolarmente “esplosiva” se consideriamo che arriva in piena campagna elettorale. A questo punto sembra evidente che il candidato Greco si ritrova con un simbolo, quello del PD, svuotato dai giovani e dai tesserati storici e con le liste degli esponenti di Cambiamo Acireale, ovvero Nando Ardita e Rosario Raneri rispettivamente vicesindaco e presidente del consiglio espressione dell’area politica che fa riferimento al deputato Nicola D’Agostino.
Ed infine a proposito della frammentazione dei tesserati PD, ecco come concludono i GD nel loro comunicato. “Non appare casuale, infatti, che vi siano più iscritti (o ex iscritti) del PD presenti in altre liste o coalizioni (come candidati Consiglieri o Sindaco), che nella lista ufficiale del Partito Democratico, prova di un disagio radicato nel tempo verso la gestione del Partito di questi ultimi 4 anni.
I GD esprimono pertanto il loro disagio, lasciando libertà di coscienza agli iscritti”.
(mAd)
