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Fancity in piazza Duomo per chiedere vivibilità e sviluppo. Grasso”Pazienza e fiducia”, ma non spiega perché hanno riaperto la piazza al traffico

Uno dei nostri obiettivi, il primo, il più importante, ieri sera è stato raggiunto. Piazza Duomo Libera è stato un momento importante di democrazia partecipata, dal basso.  Siamo riusciti a condividere una piazza vera, la nostra piazza Duomo, per poco più di un’ora, e a discutere insieme di vivibilità e mobilità del centro storico.  Un microfono, una cassa, (gentilmente prestati),  uno striscione, qualche volantino e tanta voglia di capire e di contribuire con il proprio pensiero alle sorti della città.

«Ad Acireale le cose non le decide la piazza, state tranquilli, non succederà nulla che sia determinato dalla piazza, così vanno le cose. Ma la presenza è un atto importante di sensibilità, tutti o quasi tutti vorremmo garantire a chi è un po’ più giovane la possibilità di avere uno spazio di vivibilità. Acireale non ce l’ha. E’ un problema serio di arretratezza amministrativa e culturale».

 La premessa di Mario D’Anna ha dato il via al momento di democrazia partecipata, che volevamo organizzare, in piazza, senza tastiere e senza trincee.  Uno solo è stato ed è il presupposto di Piazza Duomo Libera: nessuno deve pagare pegno per la vivibilità, tutti ne devono trarre vantaggio i principali portatori di interessi, ovvero i cittadini, chi vi opera e fa imprenditoria, la vivibilità deve dare sviluppo e progresso. Ma il centro storico oggi ad Acireale non funziona, non esiste come tale.  

Sono cinque le proposte presentate da Fancity all’Amministrazione comunale1) Chiusura al traffico di piazza Duomo; 2) Estensione area food; 3) Arredo Urbano e eventi; 4) Mercatini rionali; 5) Riorganizzazione del traffico di attraversamento.

Erano presenti cittadini, amministratori e consiglieri comunali di oggi e di ieri e l’assessore alla Mobilità Carmelo Grasso. 

«Siamo usciti dalla piazza digitale perché qualcosa in questa città non funziona. Nel Pum approvato dalla passata amministrazione piazza Duomo era pedonale, oggi nel Pgtu di cui stiamo discutendo leggiamo di una ztl fatta a step. La piazza Duomo chiusa era un valore non negoziabile, raggiunto con mille problemi. E’ stata riaperta senza una motivazione precisa. È stato fatto un grande passo indietro. Bisognava ripartire da lì, costruire lì intorno, costruire i mercatini rionali, rivalutare le aree food, gli attraversamenti e i varchi», ha spiegato Fabio D’Agata.

Hanno dato il loro contributo: il medico e componente di Liberacittadinanza Citto Leotta;  il garante delle persone con disabilità Riccardo Castro; il componente della redazione di Fancity Fabio D’Agata; il deputato regionale Nicola D’Agostino; Rita Napoli; Eros Mancuso; Gianfranco Caudullo, Mario Vasta e Francesco Fichera. Li ringraziamo per i loro interventi competenti, per i loro spunti di riflessione seri e stimolanti.

Ringraziamo anche l’assessore alla Mobilità, Carmelo Grasso, che ha accettato l’invito di Fancity, che ha ascoltato e ha partecipato all’incontro, spiegando come aveva fatto alla città in consiglio comunale, la programmazione prevista sul tema mobilità. A sostenerlo era presente la maggioranza consiliare.

Grasso ha parlato ancora di “situazione complessa”, di “pianificazione necessaria”, di “una chiusura del centro storico strutturata” e di “stazione ferroviaria”. Una cosa l’abbiamo capita, l’Amministrazione Alì intende tornare alla Ztl. Quando e come non è ancora dato saperlo.  L’assessore Grasso ha chiesto pazienza e fiducia alla piazza.

“Perché piazza Duomo, ormai chiusa è stata riaperta al traffico veicolare a dieci giorni dall’insediamento dell’amministrazione Alì”? Alla domanda precisa incalzante, posta da tutti gli intervenuti, Grasso non ha risposto. Non ha potuto, non ha voluto. Ognuno dei partecipanti avrà comunque avuto modo di trovarla una risposta. Pazienza, si dovrà ripartire di nuovo dal passato.

Attendiamo quindi, pazienti e fiduciosi, certi che il messaggio di Piazza Duomo Libera sia arrivato chiaramente al Palazzo di Città. E’ un impegno reciproco, perché chi chiede fiducia, deve poi con i fatti dimostrare di fare passi avanti lungo un percorso che restituisca ad Acireale vivibilità e una speranza di sviluppo e progresso. E fra poco sarà Natale anche ad Acireale.

L.C.

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