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Fiera dello Jonio, solo un retaggio sottoculturale

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Storicamente c’è stato un nesso fortissimo tra la Fiera dello Jonio, gli espositori artigiani e il Comune di Acireale. Un legame che faceva della “fiera” un avvenimento pubblico, gestito dall’Ente o di Istituzioni pubbliche. Nel 1934 dal Dopolavoro Comunale, l’anno successivo dall’Ente di Cura e Turismo e così via per tanti anni a seguire.

Da alcuni anni, però, la Fiera dello Jonio è una manifestazione privata che nulla a che vedere con l’Ente pubblico. Il patrocinio del Comune di Acireale, è infatti un orpello poco significativo e che certamente non impegna in termini economici lo stesso Ente, come del resto dichiarato più volte negli anni dall’ex sindaco Nino Garozzo e dagli stessi organizzatori. Anche nell’intervista di pochi giorni fa al direttore organizzativo Giulio Vasta è stato ribadito lo stesso concetto. Nell’intervista Vasta infatti afferma “è un’iniziativa privata senza oneri per il Comune di Acireale”. Ovviamente gli organizzatori Etna Eventi Management chiedono il suolo pubblico e quindi pagano il giusto dovuto. Detto ciò ci poniamo alcune domande.

La prima. Perché la Fiera dello Jonio (di gestione completamente privata) trova spazi in tutte le sedi istituzionali, compreso il sito del Comune di Acireale dove, di norma, vengono promosse le manifestazioni a cura dell’Ente?

La seconda. Come mai un’iniziativa privata vede sempre la presenza delle più alte cariche istituzionali tagliare il nastro per l’inaugurazione e sponsorizzarne la bontà?

La terza. Perché si continua a promuovere confusione tra iniziativa privata e fatto storico?

Infine. La Fiera dello Jonio ad alcuni piacerà ad altri meno, altri ancora la considerano come l’esempio eclatante della peggiore forma di globalizzazione delle merci ma di fatto rimane una questione privata per cui l’interessamento e lo strombazzamento dell’Ente per questa manifestazione oggi non è altro che un pessimo retaggio sotto culturale da cui bisogna prendere le distanze.

Sul piano culturale, infatti, questa fiera non ha motivo di essere “gemellata” con il Comune di Acireale, sul fatto commerciale il privato/imprenditore si assume l’onore e l’onore di organizzarla come meglio desidera. Ma uscendo fuori dai gangli di una pessima memoria storica e liberandoci dal retaggio del passato che non ritorna, possiamo tranquillamente affermare che le ultime edizioni della Fiera dello Jonio (cioè da quando è divenuta una questione privata) non appartengono al patrimonio della città di Acireale (intesa come Istituzione) ma è semplicemente una questione, legittima, di business.

Le cariche istituzionali, quindi, possono e dovrebbero dire basta al taglio del nastro, basta promozione nei siti istituzionali e basta allocarla al centro COM.

(mAd)

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