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Firmato il decreto per il recupero della chiesa di S. Michele. Le dichiarazioni dell’on. D’Agostino e del cons. comunale D’Ambra

ACIREALE – Firmato il decreto per la ristrutturazione della Chiesa di San Michele. Progetto per un valore di quasi 800 mila euro che passanno dalla Regione Siciliana al recupero della Chiesa. Abbiamo raccolto le dichiarazioni dell’on. Nicola D’Agostino e del consigliere comunale Francesco D’Ambra.

Dichiara l’on. Nicola D’Agostino: “Con soddisfazione comunico alla città di Acireale e alla comunità del quartiere di San Michele che il finanziamento di 800mila euro per la ristrutturazione della Chiesa è stato definitivamente decretato stamattina. Ho comunicato la notizia al parroco, don Emanuele Nicotra, e al sindaco. Ci sono tanti meriti che vanno riconosciuti per il completamento di questo iter: oltre quelli della Regione siciliana, il lavoro puntuale dell’amministrazione Barbagallo che ha reso esecutiva la progettazione, il pungolo dei consiglieri D’Ambra e Castro che ci hanno sollecitato in questi anni, l’Ufficio tecnico che è stato all’altezza della situazione. Adesso siamo davvero agli ultimi mesi di attesa per la aggiudicazione dell’appalto e la realizzazione dei lavori. Ancora un po’ di pazienza per i residenti del quartiere che tanto hanno sopportato in questi lunghi 10 anni di inagibilità”.

Il consigliere comunale Francesco D’Ambra afferma:“Ho esultato di gioia e con me l’ intera comunità, quando ieri sera mi è giunta notizia della firma sul decreto di finanziamento della ristrutturazione dell’ antica chiesa di San Michele. Un ‘ iter lungo ma seguito passo passo con passione e tenacia. In settimana la visita dell’ Assessore Regionale on. Marco Falcone, a cui ho fatto visitare i luoghi, hanno fatto rendere l’ idea di come l’ intero quartiere attendesse tale notizia, affinché la nostra chiesa non andasse perduta per l’ alto valore storico, artistico e soprattutto sociale. Continueremo a seguire le procedure perché si possa arrivare agli inizio lavori nel più breve tempo possibile e così riappropriarci della nostra amata chiesa!

(red)

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