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GOLETTA VERDE E LEGAMBIENTE MONITORANO E BOCCIANO IL NOSTRO MARE.

La Goletta verde arriva a Catania per monitorare lo stato di salute delle coste del nostro mare ed è un bollettino di guerra.
Dal 3 al 6 luglio, i tecnici di Goletta Verde hanno esaminato anche le foci dei fiumi, gli scarichi, i torrenti, e piccoli canali e i valori presi in considerazione sono quelli limite previsti dalle normative sulle acque di balneazione.
Il risultato non è stato per nulla buono infatti su 26 punti monitorati in Sicilia, 22 presentano cariche batteriche elevate. Nonostante la legge impone ai comuni dell’isola la cartellonistica che informa i cittadini della qualità del mare, questi non rispettano la legge fregandosene della salute a rischio dei cittadini

Solo In provincia di Catania sono quattro i punti che sono stati monitorati e sono stati classificati come fortemente inquinati tra cui tre con altissima concentrazione di inquinamento e cioè lo sbocco dello scarico fogniario inizio lungomare Galatea, Foce Torrente Macchia, in località Sant’Anna e alla foce del fiume Alcantara e ancora i limiti allo sbocco di Contrada Pantano D’Arci a Catania, Acitrezza, Acicastello.n
I Dati sono stati resi noti ieri durante una conferenza stampa tenutasi a Catania dal presidente di Legambiente nazionale Ciafani, dal presidente di Legambiente Sicilia, Zanna e dal portavoce di Goletta Verde, Lolli.

Tra i fattori scatenanti di questo altissimo inquinamento, lo smaltimento deli olii esausti.
Quando viene imposta l’etichetta “fortemente inquinati” Il Comune va incontro a delle denunce e a delle multe che vengono presentate a seconda dei casi, o alla Procura oppure alla Capitaneria di Porto.
Il presidente Ciafani ha inoltre annunciato che “Legambiente quest’anno chiederà di verificare le cause di queste criticità e denuncerà i responsabili, secondo le nuove norme previste dalla legge sugli ecoreati”.

(Graziella Tomarchio)