Arrivano i magi acitani.
I magi acitani portano con se l’olio (di ricino), gli alberelli di Natale per mortificare il sindaco e umiliare la città e la birra per far finta che si è attivi sul territorio.
Portano con loro anche una quantità di civismo mai visto prima. Civici di prima mano e usato sicuro. I magi portano anche polulismo, trasformismo ed una manciata di cazzate mai sentite prima. Ma sono con la ggente, odiano gli apparati (con cui hanno pasciuto per decenni) e non sanno cosa sia un caf o patronato o spirugghiafacenni.
I magi acitani sono bravi e luminosi ed il popolo crede alla loro generosità e capacità di amare il prossimo. I magi sono bravi e trionfanti in una città di morti viventi.