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Il clima elettorale e lo scirocco

Quando si entra nel clima elettorale, ed in questo ultimo periodo siamo passati dalle regionali alle nazionali fino alle prossime amministrative,  i rapporti mutano, si trasformano, si entra come in un frullatore di pensiero, di identità, di vecchi rancori, qualche veleno, rabbia, rassegnazione, voglie di vario genere.

Io resto ancorato ad una mia dinamica psico-relazionale che si poggia su tre semplici elementi: pensare bene, parlare bene, agire bene. Sono dimensioni guida che mi permettono di mettere da parte (non per nasconderli ma per discrezione) le mie convinzioni politiche più “intime”  e provo, con assoluta umiltà, di dare un servizio dal basso per la divulgazione della politica cittadina. Con coerenza e serenità incontro i candidati, offro loro un servizio ai fini dell’espressione del loro pensiero; ovviamente senza pretendere nulla in cambio. D’altro canto i candidati, che sanno e apprezzano il nostro pubblico e le nostre operazioni divulgative, si concedono alle interviste con gentilezza e stima. Una stima che ricambio sempre perché sono sempre aderente alla mia dinamica psico – relazione. Pensare bene, parlare bene, agire bene.

Purtroppo come capita spesso, dal calcio alla politica e in ogni altro settore popolare, ci sono sempre i tifosi aggressivi, a volte violenti, spesso taglienti. Un modo, non gentile, di sentirsi strateghi, come autodefinizione  di far parte di un mondo  di incontri riservati, di “tavoli” e cerchi magici. Non basta, non serve e non produce benessere interiore. Tutto questo scaldarsi dovrebbe essere diretto, invece,  per avere chiaro e preciso quali sono i punti che qualificano un Comune e che lo definiscono  come virtuoso.

La differenziata, i parcheggi, il trasporto pubblico urbano, le isole ecologiche, un serio piano viario, isole pedonali concordate, condivise e arricchite da arredo urbano e servizio navette, parchi urbani, spazi ricreativi per le famiglie e i giovani. Ed ancora il monitoraggio della qualità dell’aria, la cura delle coste, la depurazione delle acque e un graduale e costante innalzamento della coscienza civica. Queste sono le cose che il futuro sindaco dovrà iniziare a realizzare. Questo e nient’altro. Da questo punto di vista mi sento di dover dire ai tifosi e strateghi (de noartri) di stare calmi e sereni, di condividere i concetti di vivibilità e, a prescindere da chi si vota, pretendere che Acireale si immetta nella lunga ma virtuosa strada del recupero del tempo perduto. Solo questo.

Cari tifosi serve ad ognuno di noi l’impegno da parte di chi si presenta per la guida della città che il percorso amministrativo non sarà altro che quello orientato a produrre l’innalzamento di tutti gli indici di vivibilità. O no?

(mAd – Ph. Petra Sappa) #fancity

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