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Il Punto di Vista di Emanuele Serpa – Frumento

In merito alla nota di Confcommercio sulla nuova organizzazione del centro storico abbiamo sentito Emanuele Serpa, imprenditore e ristoratore con una proposta enogastronomica presente in città, il locale Frumento vincitore d’importanti riconoscimenti di settore .

Emanuele Serpa non è consociato a nessuna associazione di categoria e come tutti gli esercenti di locali di somministrazione, si dovrà confrontare con le novità introdotte dall’emergenza sanitaria per il distanziamento fisico, e per un locale d’intrattenimento pubblico sono una sfida senza precedenti.

Infatti le nuove disposizioni regionali invitano i Comuni ad esonerare le aziende dal pagamento del suolo pubblico ed ampliano gli spazi esterni secondo disposizioni da concordare comune per comune, Emanuele ci spiega che:

il locale d’intrattenimento non è solo un’azienda commerciale ma anche e soprattutto, un luogo di cultura e di socialità, infatti il cibo, rappresenta un elemento aggregante per le persone, ed i locali con i loro allestimenti ed i loro investimenti sono parte integrante dell’offerta di decoro urbano, che questa città tenta con fatica di ottenere”.

La proposta di Confcommercio apre una discussione che ad Acireale prosegue ininterrotta da vent’anni, e che puntualmente ricompare ad ogni stagione in particolare con l’arrivo dell’estate, sentiamo Emanuele al riguardo:

—“ in qualità d’imprenditore del settore food non posso che dissentire con la proposta di chiusura del centro alle ore 21, chiunque sa come funziona il settore, può ben capire che l’allestimento delle aree esterne (aggiuntive) richiede tempo e personale ed iniziando alle 21 non si riuscirebbe ad offrire un servizio adeguato.

—- Ma il discorso dell’ampliamento degli spazi esterni non riguarda solo noi che operiamo di sera ma anche i bar ed i locali che offrono ristorazione durante il giorno e che, come tutti gli altri esercenti, hanno diritto e necessità di usufruire del suolo pubblico aggiuntivo (ai fini delle distanze di sicurezza) fin dal mattino.

Io personalmente sarei per la pedonalizzazione del traffico in maniera perpetua nell’area del centro storico, consentendo l’acceso solo ai residenti ed ai mezzi di servizio, come avviene in qualunque città mediamente turistica, ma credo che un buon compromesso per i locali serali, nel rispetto delle esigenze di tutti i commercianti e volendo trovare una situazione di equilibrio, possa essere quello di chiudere a partire dalle 18:00, in modo da consentire il montaggio delle attrezzature per l’attività serale.

Anche l’offerta del commercio in altre città avviene in ambito pedonale, a Noto come a Ragusa (Ibla) i ristoranti si trovano in mezzo ai mercati piuttosto che ai fiorai e non comprendo perché qui non sia possibile.

Continuare ad insistere senza una pianificazione adeguata, contribuirà a desertificare il centro e non è solo un problema di Ztl ma anche di offerta commerciale e turistica nel suo complesso e capacità imprenditoriali del singolo. Nel centro storico o in quello che ci ostiniamo impropriamente a chiamare in questo modo, ci sono aree mai raggiunte dalla Ztl e che scontano più di tutte l’assenza di attività commerciali e come dice bene Emanuele Serpa:” quando chiude una attività di qualsiasi natura si spegne una luce in città e soltanto insieme e con la concertazione possiamo evitare che la città rimanga al buio”

Fabio D’Agata

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