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Il SI in albergo e il NO in piazza ed il popolo non capisce una mazza (fa anche rima)

alberghi-e-piazzeLe campagna per le elezioni americane si presta ad un paragone perfettamente calzante con la campagna referendaria: Trump ha vinto perchè ha vinto sul web, meccanismo collaudato ottimamente dai grillini.
Purtroppo, però,  assistendo alla carneficina fatta dell’educazione e del rispetto, questa campagna referendaria la ricorderò con il voltastomaco.
Molto colorita e da laboratorio e l’alleanza del No: compagine che al confronto l’Armata Brancaleone sembra uno squadroni di Ussari Alati del Re polacco Giovanni Sobieski.
Chi voterà per il No voterà per i malpancisti, per i Trump di casa nostra, con coloro che hanno fatto la riforma e che ora la rinnegano alla ricerca di un posto al sole che vedono svanire, per coloro che cavalcano la tigre del malcontento dando del ladro a tutti, per coloro che da ragazzi io e tanti amici volevamo ricacciare nelle fogne ed ora si vedono spalancare le porte di una insperata legittimazione, per coloro antiteticamente si definiscono riformatori e/o rivoluzionari e poi cavalcano la reazione più aspra.
Non posso, non voglio e non devo delegare il mio libero arbitrio, la mia capacità di discernimento, il mio attaccamento alla democrazia, ai suoi ideali ed anche ai suoi limiti.
E’ un referendum pro o contro Renzi, un Armageddon: lo schieramento su fronti opposti per lo scontro finale, da un lato una democrazia malata, filo europeista e riformista, complice degli spasci del passato, che deve recuperare faccia e dignità e  dall’altro lato tutto il resto dai fascisti ai grillini, ad un sindacato che persegue scopi politici, all’ANPI senza più vecchi partigiani di cui porta solo l’onorato nome ad una sinistra allo sbando che naviga a vista.
Quando studiavo, millenni fa, ricordo di avere imparato che il referendum era lo strumento più alto e quindi più nobile di democrazia.
Purtroppo sono assalito dai conati di vomito, non posso sopportare di vedere anche Fancity invasa di maleducati, anzi vastasi, che insultano chi la pensa diversamente.
L’altro giorno misi un post nella mia bacheca che niente aveva di politico, persone mi hanno commentato con voto no, oggi ancora non mi hanno commentato la festa di Santa Venera, ma sono sicuro che qualcuno l’istinto di mettere voto no l’ha avuto.
Resto a guardare sconvolto, sarò sbagliato, ma preferisco l’educazione, preferisco il rispetto e preferisco girarmi dall’altro lato. Il 5 dicembre dovrà arrivare, ma non sarà liberatorio, si innescherà altra polemica, altri insulti, altro stalking mediatico.
Io sino ad oggi sono riuscito a defilarmi, che Dio mi mantenga così controllato a lungo.
(santodimauro)

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