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Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ricorda Francesco Vecchio, l’imprenditore acese ucciso dalla mafia il 31 ottobre 1990 nella zona industriale di Catania

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Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ricorda Francesco Vecchio, l’imprenditore acese ucciso dalla mafia il 31 ottobre 1990 nella zona industriale di Catania

 

<<E’ importante che Acireale ricordi un uomo giusto, che ha pagato la sua rettitudine con la vita. L’Amministrazione vuole che piazzale Com sia intitolato a Francesco Vecchio ed è ben contenta di poter far diventare realtà le istanze espresse più volte dalla cittadinanza attiva. L’assessore all’ Urbanistica, Francesco Fichera, sta già lavorando all’ istituzione della Commissione Toponomastica, l’intitolazione dello spazio di aggregazione di tanti giovani acesi a Francesco Vecchio, sarà uno dei primi atti>>, annuncia il sindaco Roberto Barbagallo.

 Francesco Vecchio, 52 anni, Direttore del Personale e Alessandro Rovetta, 33 anni, Amministratore Delegato dell’Acciaieria Megara, importante industria catanese, furono uccisi in un agguato nel pomeriggio del 31 ottobre del 1990, poco lontano dall’uscita dell’azienda. L’Acciaieria Megara all’inizio degli anni ’90 contava oltre 300 dipendenti e un centinaio di lavoratori tra le aziende dell’indotto. Sul finire degli anni ’80 l’Acciaieria aveva avviato un processo di ammodernamento tecnologico  ed era ricorsa alle prestazioni di alcune società esterne, che utilizzavano proprio personale. Vecchio si occupò con rigore dei controlli sui lavoratori e sulle attività aziendali, anche dell’indotto.  Poco dopo iniziarono le minacce telefoniche e le intimidazioni. Le indagini sul suo omicidio sono state indirizzate sia sul possibile interessamento della mafia al finanziamento regionale che la ditta aveva ricevuto per l’ammodernamento, circa 60miliardi di lire, e al controllo dell’azienda stessa, sia su quello del mutato approccio alla gestione dei rapporti con le ditte e le maestranze dell’indotto. Gli assassini sono rimasti impuniti. Francesco Vecchio, è stato anche per molti anni il Direttore Generale della ICM Leonardi, una delle più importanti realtà economiche ed industriali di Acireale e della Sicilia orientale, operativa fino a metà degli anni ’80 nella produzione della pasta e nel settore agricolo e zootecnico.