«Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare» (Mt 18,6).
Gesù lo sapeva.
Clero e frequentatori di sacrestie, che sapevano, hanno preferito tacere, sotterrare, ignorare, facendo pagare un caro prezzo di disprezzo e di sfiducia alla Chiesa.
E’ stato condannato un uomo malato,un uomo già condannato da tempo alla solitudine, allo stare in disparte, a non essere più lui, un malato che non è stato curato e assistito.
Si è preferito ignorare, nascondere, coprire il male che si era generato invece di agire per estirparlo all’inizio.
Chissà quanti sapevano ed hanno taciuto: ora anche il carnefice è diventato vittima, vittima della facciata, del manto di perbenismo, dei giochi di potere, non vorrei essere al posto di questi ignavi, perchè potevano intervenire anni prima e non l’hanno fatto, perchè non hanno affrontato il male, facendo finta ipocritamente e scientemente che non esistesse.
E’ l’Anno Santo della Misericordia: Dio abbia misericordia di tutti coloro che hanno, per amore del quieto vivere o per mero calcolo opportunistico, taciuto e fatto finta di nulla. Dio abbia Misericordia di questa Città, sepolcro imbiancato, ammantata di perbenismo e malata di ipocrisia.
Il sangue del Cristo alla Colonna lavi i nostri peccati e illumini tutti, laici e consacrati.
Tra quindici giorni si rinnova il voto alla Madonna del Rosario che liberò Acireale tre secoli fa dalla peste: si chieda il suo patrocinio per non cadere in mano ad una peste peggiore, una peste che ha il focolaio proprio dove ci dovrebbero essere coloro che per primi dovrebbero curarla.
Una considerazione finale, tutti pensavano che in Vaticano fosse stata insabbiata tutta la storia, invece la Chiesa, quella Mater et Magistra, ha voluto i suoi tempi, ma ha agito.
Duemila anni di scandali, di corruzione di errori umani non hanno intaccato la Chiesa di Cristo, che vive e vivrà, malgrado noi scribi e farisei di paese. (santodimauro)
