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IV° novembre, il sindaco Barbagallo cita Pertini

 

IV° novembre, per la cerimonia della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze armate, come sempre, si ricordano le vittime della prima guerra mondiale dimenticando il periodo triste del ventennio fascista e della seconda guerra mondiale scatenata dai nazifascisti. Sotto il monumento dei caduti (sempre della prima guerra mondiale) il sindaco, tra l’altro, ha affermato “.. nel ricordo di quanti sono morti per l’Italia unita, per la legalità, la libertà…”. Poi cita il mai dimenticato presidente Sandro Pertini con queste parole “L’Italia deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. La strada della pace è quella che noi dobbiamo seguire”.

Emozionante l’intervento dello studente Dario Panebianco, alunno della classe III D dell’Istituto comprensivo statale Paolo Vasta ha letto, a nome degli studenti acesi, ha espresso una riflessione rivolta ai caduti e ai feriti di tutti i conflitti, ‹‹Il potere fa dimenticare la solidarietà e l’amicizia tra i popoli››  e Giovanni Pavone, alunno della III C che ha recitato il testo della canzone “Imagine” di John Lennon.