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La chiesa condanna definitivamente Don Carlo Chiarenza per pedofilia

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La Congregazione per la Dottrina della Fede ha rigettato il ricorso presentato da Mons. Carlo Chiarenza di Acireale, già condannato in primo grado nel luglio 2013 per abusi sessuali compiuti ai danni di Teo Pulvirenti, assistito dall’associazione antipedofilia La Caramella Buona Onlus che ha divulgato la notizia.

Dichiarato colpevole, a mons. Chiarenza vengono comminate le seguenti pene canoniche:

a) Obbligo di dimorare fuori dalla Metropolia di Catania per tre anni in un luogo concordato tra il Vescovo di Acireale e il Vescovo ospitante;

b) Divieto per tre anni di celebrare in pubblico la Santa Messa, gli altri sacramenti e sacramentali;

c) Divieto perpetuo di confessare ed esercitare la direzione spirituale, e di ricevere in futuro incarichi ministeriali che possano comportare contatto con i minori;

d) Privazione di ogni ufficio ecclesiastico attualmente ricoperto, salvo quanto disposto dall’Ordinario proprio in ordine all’adeguato sostentamento del reo;

e) Divieto di partecipare ad assemblee ecclesiali o manifestazioni civili come pure di rilasciare interviste sui fatti accaduti;

f) Risarcire il dott. Teodoro Pulvirenti con la somma di € 50.000,00 (cinquantamila) nel tempo massimo di 24 mesi dalla data della notifica di questo Decreto;

g) Pagare le spese processuali pari a € 4.000,00 (quattromila) al Tribunale Ecclesiastico Regionale Campano e di Appello – Napoli da liquidarsi nel tempo massimo di mesi 2 dalla notifica di questo Decreto;

h) Qualora Mons. Chiarenza non ottemperasse alle pene suddette gli si impongano altre pene canoniche espiatorie di cui al CIC can 1336, non esclusa, dietro severo ammonimento e de mandatu Congregationis pro Doctrina Fidei, la dimissione dallo stato clericale.

“Non riesco a crederci – dichiara commosso Teo Pulvirenti da New York, dove lavora – avverto un incredibile senso di liberazione, finalmente, insieme agli amici della Caramella Buona, abbiamo ottenuto non solo giustizia popolare ma anche quella della Chiesa”.

 

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