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La giunta amministrativa. Quanto impegno per la città?

ACIREALE – La giunta amministrativa, il governo della città e l’impegno profuso per risollevare, da una condizione davvero difficile, quelli che erano e sono gli indici di vivibilità che descrivono le qualità di una città e la bontà del lavoro di giunta.

Ad Acireale le problematiche erano tante, questioni che si sono acuite con la tromba d’aria del novembre 2014 e questioni antiche che non erano mai state affrontate (raccolta e gestione dei rifiuti, piano viario, ztl definitiva) a cui si sono sommate anche il recupero della villa Belvedere così come del Palazzo del turismo, delle scuole primarie, delle strade e del decoro urbano e della lotta all’abusivismo.

Inziamo con l’assessore Francesco Fichera. Dobbiamo riconoscere all’assessore all’ambiente il grande lavoro svolto nell’ambito della raccolta e gestione dei rifiuti. Dal suo insediamento abbiamo visto la risoluzione della proroga del contratto con la Dusty, l’affidamento provvisorio alla Senesi, e la formulazione del capitolato definitivo per la gara che poi, come sappiamo, è stata aggiudicata dalla Tekra. L’assessore Fichera aveva chiaro in testa il sistema di raccolta “porta a porta” anche se una città con numerose frazioni e con un’estensione di territorio assai particolare poteva rappresentare una evidente difficoltà organizzativa. I primi mesi sono stati devastanti con cumuli di spazzatura che sorgevano dalla periferia fino ad ogni angolo della città. Poi la sistuazione è andata normalizzandosi anche perchè l’assessore Fichera non ha indietreggiato davanti alla scelta compiuta. Un dato importante perchè conferisce autorevolezza nelle scelte ed anche la capacità a sopportare le pressioni e le difficoltà. Ancora aperta la questione isola ecologica ed è questo l’unico vulnus che, insieme all’applicazione della tariffa puntuale, rimane ancora da risolvere. Positiva l’azione dell’assessore Fichera.

L’assessore allo sport Giuseppe Sardo, causa una serie di “complicazioni politico/ideologiche”, resta al suo posto e al momento è assai probabile che concluderà la sindacatura con la carica di assessore. Un giovane assessore che si è dato da fare anche se, a volte, le sue dichiarazioni intorno alla questione Palavolcan sono state traballanti e contradditorie. Ma, dopo mesi di attesa, la struttura sportiva di corso Italia ha riaperto i battenti con “le carte in regola” ed è certo un merito. Sufficiente l’azione dell’assessore allo sport anche se non ha saputo porre le giuste azioni per riaprire altri spazi sportivi che per lungo tempo sono stati chiusi o nel degrado (vedi campo di Guardia).

Antonio Coniglio. L’assessore al Turismo e alle attività produttive ha il merito di aver confezionato eventi (tutti già esistenti nel territorio ma come isole) e proporre tutto in un cartello che si è impegnato a patrocinare ed a promuovere. Certamente il turismo è un settore complesso che non si promuove con alcuni eventi quasi sempre di spessore locale, si rilancia con azioni che riguardano tutti gli indici di vivibilità urbana. Dai mezzi di trasporto pubblico, alle chiese che chiudono ancora prima dell’ora di pranzo, con una ztl ballerina e tardivamente definita. Tutto questo fa si che non si può dire che il “sistema turistico” sia stato messo a punto come si dovrebbe. L’impegno ottimo dell’assessore Coniglio non riesce ancora a colmare le numerose e ataviche deficienze.

L’assessore Adele D’Anna sconta una sua modalità che spesso sembra apparire scostante e distaccata. Ma, per chi la conosce davvero sa che non è così ma questo è solo un aspetto del suo porgersi che, comunque, non collide con il suo impegno. Si è mossa per fare rete, per collaborare con le varie associazioni esistenti sul territorio ed ha cercato (grazie anche alle risorse non esigue) di dare una sistemata alle scuole primarie. Preparata e colta si trova a gestire un setttore complesso e difficile e le sue azioni non possono colmare il deficit accumulato da tutte le realtà territoriali del sud d’Italia. L’assessore D’Anna potrà fare di più e meglio quando la sinergia con tutti le realtà esistenti sul territorio (sono tante ed alcune davvero molto attive ed effcienti) saranno messe a punto ed oleate. Per il momento il nostro parere è positivo ma rimane ancora molto da fare.

L’assessore Nando Ardita ai lavori pubblici ha fatto sentire davvero poco la sua presenza all’interno della compagine di giunta. Si è trovato davanti una mole di lavoro enorme, tante questioni da risolvere come la villa Belvedere e solo tardivamente ha deciso di comunicare alla città come stavano davvero le cose. Per il teatro Maugeri, stessa storia, non è riuscito ad indicare tempi certi per la riapertura, per il palazzo del turismo si è mosso con ritardo, per sistemare le strade ha dovuto fare quello che ha potuto con un budget a disposizione esiguo. Risultato: strade rattoppate alla meno peggio. In città ancora oggi vediamo pali divelti, buche, strisce pedonali quasi invisibili e tanto altro ancora. Aveva tanto da fare, aveva ed ha tanto da dire ma deve decidere di mettere più chiarezza nelle dichiarazioni e non aspettare che qualcun’altro si prende il carico del peso politico. Poteva fare di più l’assessore Ardita, tanto di più.

L’assessore alla protezione civile ai vigili urbani assente. Al suo posto si occupa di tale gestione il sindaco Barbagallo e da questo punto di vista non possiamo certamente essere soddisfatti se consideriamo che la viabilità ad Acireale era ed è un caos senza razionalità.

In attesa dell’ultimo scorcio di sindacatura attendiamo ulteriori accelerazioni e maggiore capacità decisionale.

(mAd)

 

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