venerdì, Aprile 19, 2024
Google search engine
HomeNewsIl Bellini presentato alla Biennale dello Spazio Pubblico

Il Bellini presentato alla Biennale dello Spazio Pubblico

11303507_10205960964015190_827645988_n
La Biennale dello Spazio Pubblico (21-23 maggio 2015) promossa, fra gli altri, dall’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica e dal CNAPPC – Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C., è un’importante manifestazione internazionale che si occupa di Urbanistica e di Architettura. Trae ispirazione da decine di eventi di carattere locale, nazionale e internazionale, promossi da Pubbliche Amministrazioni, Università, Associazioni professionali e culturali, e da Organizzazioni internazionali, con lo scopo di mettere a confronto esperienze, problemi e buone pratiche. I risultati confluiscono in questo evento conclusivo, giunto alla terza edizione, e ospitato nella sede della facoltà di Architettura di Roma Tre (ex Mattatoio). I workshop e i laboratori sviluppano temi diversi, con la partecipazione di team e coordinatori afferenti ad università e istituzioni pubbliche e private. Fra i temi affrontati nella Biennale c’è anche il RIUSO DEL PATRIMONIO PUBBLICO DISMESSO. La Rigenerazione Urbana Sostenibile del patrimonio pubblico dismesso è oggi uno degli argomenti centrali dell’architettura, e ha consentito la discussione e il confronto sulle potenzialità offerte alle Pubbliche Amministrazioni di trasformare il tessuto urbano, sia in funzione delle opportunità di riqualificazione delle città, sia in funzione dello sviluppo economico. Le problematiche connesse alla gestione politico/amministrativa, all’identificazione di percorsi di democrazia urbana reale, alla qualità progettuale, alla sostenibilità finanziaria, pongono però la necessità di ragionare sulle modalità d’intervento e, in particolare, sulle modalità di costruzione di un adeguato percorso di definizione di obiettivi condivisi all’interno delle comunità locali. Il confronto fra una serie di esperienze vuole suggerire una riflessione su pratiche e prassi identificando, laddove possibile, dei principi e delle modalità d’intervento codificabili quali buone pratiche e come supporti operativi finalizzati alla diffusione di tali modalità d’intervento e alla promozione di innovativi strumenti legislativi e amministrativi.

Riconosciamo nella foto qui sotto, gli Architetti Carla Sorrentino(a destra che saluta) e Alessandro Traldi
Gruppo di lavoro per il Bellini: arch. Alessandro Traldi. Arch. Luigi Longhitano, arch. Carla Sorrentino, e giovani progettisti, arch. Grazia Corsaro, ing. Vera Pavone, ing. Erika Ruiz, ing. Dorotea Cancelliere

Soggetto Proponente : COMUNE ACIREALE
• Tema proposto : TEATRO BELLINI AD ACIREALE UNO SPAZIO METAMORFICO

La rigenerazione di uno spazio dismesso, di un contenitore ormai inutilizzabile, di un involucro che ha perso la sua originale funzione e la propria dignità architettonica è un tema su cui negli ultimi anni si è molto dibattuto. Pensare di ricostruire un manufatto riferendoci solo al suo passato o all’autocelebrazione dell’architetto di turno, non è più immaginabile, bisogna proporre un riuso funzionale, un modello di valorizzazione concreto e ripetibile. La nostra proposta progettuale racchiude in se un aspetto innovativo che prevede che all’interno del manufatto (teatro), la protagonista della nuova scena divenga l’arte contemporanea. Quella parte di arte contemporanea capace di ampliare la gamma sensoriale attraverso cui si fruiscono gli spazi e i manufatti artistici: non più solo la vista, ma anche l’udito, il tatto e l’olfatto, per un’esperienza ampia ed empatica del tutto inusuale. Un modello che permetta la riqualificazioni di questi involucri dell’ottocento, che non possono più assolvere alla loro funzione originaria, ma che divengono essi stessi protagonisti della nuova teatralità.
• Prevede di coinvolgere altri soggetti nel percorso tematico:
Certamente, è infatti fondamentale una progettazione multidisciplinare e condivisa. Il progetto propone che l’arte contemporanea divenga la protagonista di una nuova teatralità. L’arte contemporanea intesa nella sua accezione interdisciplinare, interattiva, ludica e teatrale. L’arte contemporanea è infatti capace di intercettare la musica, la danza, la prosa, l’allestimento di spazi dal forte valore scenico, il territorio nei suoi aspetti geografici, materici e antropologici.
• E’ in grado di prevedere un percorso che leghi altre realtà,a livello nazionale o internazionale che si occupano o sono interessate allo stesso tema: Il progetto propone di allargare ad altri teatri storici dismessi o abbandonati, presenti sul territorio , lo stesso criterio di arte contemporanea intesa come protagonista. Ciò potrà costituire un vero e proprio sistema turistico culturale (le vie dei teatri) in grado di attrarre il pubblico internazionale assieme alle numerose altre bellezze del territorio.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments