giovedì, Marzo 28, 2024
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L’azolo che nessuno voleva (seconda puntata: gli elfi e gli gnomi)

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….. e la terribile sentenza della Marabecca aleggiò su Acireale ricoprendo tutto di grigio….

Gli ignoti alchimisti/cabalisti/esoterici/usurai/pedofili/corrotti si guardarono bene dal comunicare ad alcuno di quanto fosse successo e quali immonde forze avessero scatenato…..

Gli ignari Acesi non sospettavano di nulla, ma il loro comportamento cambiò, l’indolenza ebbe il sopravvento sull’orgoglio ed un senso di catastrofismo li avvolse convincendoli che si avviavano verso un inesorabile destino.

Ma torniamo all’argomento cardine della storia, la Villa Belvedere, cantiere che pullulava di maestranze operose e di valenti tecnici, le idee non mancavano, e le proposte fioccavano, sulla pavimentazione ci fu un’esagerata mole di suggerimenti: i progettisti avevano previsto pregiato marmo bianco di Carrara, la Sovrintendenza voleva che invece il marmo fosse il Verde Guatemala, la Chiesa tramite autorevoli Canonici fece sapere che avrebbe gradito il Rosso Sant’Agata, l’onorevole capo della maggioranza agognava il travertino alla Roma Imperiale, le dame di carità avrebbero gradito delle piastrelline rosa, la sinistra il proletario cotto Siciliano, addirittura anche la minoranza al Consiglio tramite l’on.D’Agostino fece sapere che sarebbero stati di gran pregio dei mosaici su soggetti di Milo Manara, il Sindaco avrebbe gradito delle basole di pietra lavica estratta in contrada Balatelle… insomma c’era una vivace discussione che animava la Città…

La posa del Verde Guatemala (ovviamente passò la decisione della Sovrintendenza) venne effettuata, ma quando l’indomani le maestranze si recarono al cantiere ebbero un amara sorpresa: il pregiatissimo marmo si era trasformato in scaglie informi di pietra lavica, uno scarto di cava, un azolo che non sarebbe potuto essere impastato neanche con calce e cemento, tanto era sgraziato nella qualità e nella forma. Lo stupore e lo sgomento fu grande, ma non potendo immaginare che il pregiato lavoro fosse stato distrutto da gnomi ed elfi, si ipotizzò ad uno scherzo ordito dal Notabile dai capelli bianchi, non nuovo a creare sorprese ad effetto.
Non andò meglio con la posa del travertino e del Rosso Sant’Agata, l’indomani rispuntava sempre e solo l’orrendo azolo, dove nel frattempo si cominciavano a deliziare cani e gatti randagi con enormi defecazioni.
Rori Pietropaolo componente allo stesso tempo della maggioranza e dell’opposizione propose di mettere degli agguerriti metronotte a vigilare la nobile pietra posata…. e sorpresa, al giungere della mezzanotte qualcosa li terrorizzò sconvolgendone per sempre l’esistenza: degli esseri di minuta corporatura, in fila indiana con pale e picconi, spuntati dal nulla distruggevano in pochissimo tempo il pregevole manufatto.

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Riunitisi con urgenza i maggiori interessati, visto l’approssimarsi dell’inaugurazione, si decise di procedere facendo passare l’orribile azolo per pregiatissimo ghiaietto tipico dei più nobili giardini inglesi. La decisione fu presa contando molto sulla propensione degli Acesi di essere notoriamente “ammuccalapuni”.
(2.continua…)
(santodimauro per Fancitysatira)

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